Calatafimi, chiusura del Cimitero Comunale per consentire operazioni di estumulazione
Ecco quanto si legge nell'ordinanza firmata dal sindaco Francesco Gruppuso:
PREMESSO che presso il cimitero comunale di Calatafimi Segesta, su numerose richieste dei familiari e data la disponibilità comunicata ai custodi per le vie brevi dall'asp competente, in data 25/01/2024 si procederà all'estumulazione di salme e/o riduzione di resti mortali;
RITENUTO necessario provvedere alla chiusura temporanea del cimitero durante le predette operazioni a tutela dell'igiene e salute pubblica;
PRESCISATO che è consentita la sola presenza del personale addetto alle operazioni di che trattasi e dei parenti dei defunti interessati;
RITENUTO opportuno disporre la chiusura al pubblico del cimitero comunale per favorire lo svolgimento dei servizi;
VISTE le leggi ed i regolamenti vigenti in materia di polizia Mortuaria;
RICHIAMATI:
il vigente Regolamento Comunale dei Servizi funebri e di Polizia Mortuaria;
gli articoli 50 comma 3 e 4 e 54 comma 1 lettera b) e comma 2, del Decreto
Legislativo n. 267/00;
le circolari del Ministero della Sanità n.24 del 24.6.1993 e n. 10 del 31 luglio 1998;
il D.P.R. n.285/90;
Il Decreto Legislativo n. 267/00.
ORDINA
La chiusura ed il contestuale divieto di accesso al cimitero, ad esclusione degli addetti ai lavori, dei parenti autorizzati e del personale comunale addetto ai servizi al fine di procedere alle operazioni di estumulazione il giorno 25/01/2024.
la validità della presente ordinanza viene a cessare in caso di anticipata conclusione del operazioni.
DISPONE
Che la presente ordinanza sia pubblicata all'Albo Pretorio on line e sul sito del Comune di Calatafimi Segesta, nonché la sua affissione presso il Cimitero Comunale, fino al termine delle operazioni di estumulazione
Che copia della presente sia inviata:
Al Responsabile del Settore Tecnico e al Responsabile del I Settore per quanto di competenza;
Avverso il presente atto è possibile il ricorso innanzi al TAR entro 60 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione o alternativamente il ricorso al Presidente della Repubblica, da proporre entro 120 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione della presente.