Gibellina, il 29 agosto in scena la "Médèa. Arcana Opera in Canto" di Giacomo Bonagiuso
"Médèa. Arcana Opera in Canto" di Giacomo Bonagiuso andrà in scena venerdì 29 agosto alle ore 21.15 nell'ambito delle iniziative culturali "Gibellina Arte da Vivere", nel teatro della Chiesa Madre di Quaroni, a Gibellina (ingresso libero).
La "Médèa. Arcana Opera in Canto" scritta e diretta da Giacomo Bonagiuso mostra chiaramente come il mito di Euripide possa universalmente forgiare ogni storia che parla di stranieri, di estraneità, di solitudine e di violenza del potere. Trasformare la lingua e il contesto di questa 'Medea' da ellenico a siculo non è dunque una operazione esclusivamente sicilofona, anzi. È una operazione drammaturgica in linea con la immensa tradizione dell'Orestea. Attualizzare mostri, fantasmi e rendere la modernità ancora dicibile, in teatro.La prima conquista dell'opera di Bonagiuso è la restituzione del canto alla tragedia greca; quest'opera infatti, ad eccezione del narratore, è interamente cantata.
Ma c'è di più in essa. C'è il Risorgimento mancato, c'è la aspettativa di libertà tradita, c'è la voce da chiaroscuro di Garibaldi in Sicilia che ridisegna l'argine della estraneità e del potere. Così, di colpo, appare coerente che Medea sia Siciliana e che Giasone sia Piemontese. E che il loro conflitto disegni il conflitto di una unità d'Italia mai pienamente realizzata.in scena Roberta Scacciaferro, Francesco Less, Giovanna Russo, Aurora Di Nino, Manuela Lombardo, Matilde Fazio e Giacomo Bonagiuso.