Caso Denise, ex pm Angioni indagata contrattacca, "Esposti a Csm"
Indagata per false dichiarazioni al pubblico ministero dalla procura di Marsala, nell'ambito del nuovo fascicolo sulla sparizione di Denise Pipitone, il magistrato Maria Angioni contrattacca informando di avere inviato due esposti al Csm sui magistrati della stesso ufficio giudiziario. L'ex pm tra le prime a indagare sulla scomparsa della bimba a Mazara del Vallo l'1 settembre 2004, è stata sentita a Marsala. "Ho svolto col mio avvocato, l'onorevole Stefano Pellegrino - spiega - una difesa tecnica. Nel frattempo, già il 13 maggio scorso e poi il 19 giugno, ho inviato due esposti al Csm". Il magistrato, adesso in servizio al tribunale del lavoro di Sassari, ieri è stata interrogata dai colleghi di Marsala, titolari del nuovo fascicolo (sostituti procuratori Roberto Piscitello e Giuliana Rana) che al termine dell'interrogatorio le hanno comunicato l'iscrizione nel registro degli indagati per false dichiarazioni al pubblico ministero.
"Poiché, come avevo previsto, la notizia del mio interrogatorio di garanzia è uscita immediatamente dopo l'attività svolta presso la procura della Repubblica di Marsala - scrive il magistrato sul suo profilo Facebook - per tranquillizzare gli amici spiego: dei diversi episodi di depistaggio e fastidio alle indagini di cui ho parlato in tv tra la fine di aprile 2021 e gli inizi di maggio, e che ho confermato in procura sentita a sommarie informazioni testimoniali il 3 maggio, la procura in sostanza mi ha contestato che di due di essi mancherebbe la prova documentale". Secondo le prime ricostruzioni, l'iscrizione nel registro degli indagati dell'ex pm Angioni sarebbe scaturita da una difformità tra alcuni documenti, da lei firmati 17 anni fa, e quanto riferito nel corso dell'interrogatorio dello scorso 3 maggio, soprattutto in riferimento all'installazione di alcune microspie. (Fonte AGI)