Oggi la Questura di Trapani celebra il il 173° anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato
La giornata è iniziata con un momento solenne, svoltosi nell’atrio della Questura di Piazza Vittorio Veneto, dedicato ai caduti della Polizia di Stato. Il Prefetto Daniela Lupo e il Questore Giuseppe Felice Peritore hanno deposto una corona di alloro ai piedi della targa commemorativa.
L’omaggio ai caduti – cui hanno partecipato tutti i Funzionari e una rappresentanza del personale della Polizia di Stato nonché le due Sezioni A.N.P.S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato) di Trapani e Castelvetrano, con i loro labari, si è concluso sulle note del “Silenzio d’ordinanza”.
A seguire, presso Piazza Municipio, si è svolta la cerimonia celebrativa cui hanno partecipato le massima autorità provinciali nonché una folta rappresentanza di cittadini e studenti degli istituti scolastici di Trapani. Dopo la lettura dei messaggi inviati dalle massima Autorità dello Stato e la rassegna del Picchetto in Armi, il Questore ha preso la parola per un saluto ai presenti e una breve allocuzione.
Nel corso del suo intervento il Questore Peritore ha dato ampio risalto alle molteplici attività svolte dalle articolazioni della Polizia di Stato della Questura, dei Commissariati di P.S. della provincia e delle Specialità della Polizia Stradale, della Polizia di Frontiera e della Sicurezza Cibernetica – Polizia Posta e delle Comunicazioni.
Il Questore Peritore ha sottolineato l’impegno quotidiano profuso dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato su diversi fronti: dal contrasto alla criminalità, in tutte le sue forme, alla lotta al traffico degli stupefacenti, dal contrasto all’immigrazione clandestinaalla gestione di quella regolare, dall’attività di Polizia Giudiziaria alla predisposizione di moduli sempre più efficaci per il Controllo del Territorio, dall’attività provvedimentale di Polizia Amministrativa a quella di Polizia di Prevenzione fino alla pianificazione e gestione delle manifestazioni di carattere spettacolare, religioso e sportivo, o di protesta ed ancora l’organizzazione e l’esecuzione di altri delicati servizi.
Si è poi proceduto alla consegna di riconoscimenti premiali attribuiti ai poliziotti che si sono particolarmente distinti nel corso dell’attività di servizio.
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Di seguito si riportano i risultati operativi e le attività maggiormente significative svolte nel corso dell’ultimo anno: anzitutto le importati indagini svolte dalla Squadra Mobile che sono sfociate in rilevanti operazioni e nel conseguente arresto di numerosi esponenti della criminalità organizzata, anche di tipo mafioso, a dimostrazione che quest’ultima rimane l’emergenza di questo territorio anche dopo i noti e recenti successi dello Stato.
21 febbraio2024, investigatori della Squadra Mobile hanno dato esecuzione a un fermo emesso dalla Procura distrettuale di Palermo nei confronti di 10 soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con l’aggravante della transnazionalità. Tutti gli indagati avrebbero fatto parte di un sodalizio criminale, costituito da cellule presenti sia in Italia sia in Tunisia, attive nel trasferimento illegale di migranti tunisini, dalle coste settentrionali di quel Paese con arrivo sul litorale marsalese, già a partire dall’agosto 2022.
I migranti condotti illegalmente in Italia avrebbero corrisposto al sodalizio somme tra i 3 e i 6 mila euro; i viaggi più costi erano definiti “viaggi VIP”, poiché effettuati in favore di un numero non superiore a venti migranti, in condizioni meteo-marine ottimali, a bordo di gommoni dotati di motori di grossa cilindrata. Nel corso dell’indagine, sono stati documentati, complessivamente, 11 sbarchi; i migranti introdotti clandestinamente in Italia sono stati 77, tra cui 13 minorenni e 6 donne;
6 marzo2024, in provincia di Trapani e di Palermo, la locale Squadra mobile, su delega della Procura distrettuale del capoluogo siciliano, ha dato esecuzione a 12 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente. L’attività d’indagine ha documentato il particolare attivismo criminale di un intero nucleo familiare, radicato nel quartiere popolare di San Giuliano, dedito allo spaccio al dettaglio di cocaina, crack e hashish.
Il sodalizio avrebbe adibito a luoghidi spaccio, nel citato quartiere, inizialmente, due abitazioni e un garage e, in seguito, un’intera piazza del rione. Gli immobili - con porte e finestre blindate, protette da sbarre di ferro e sorvegliate da telecamere - erano presidiati h 24 da almeno uno dei pusher, che cedevano lo stupefacente ai clienti, in qualsiasi ora del giorno e della notte, proprio attraverso le grate, utili a prevenire eventuali, improvvisi interventi delle forze di polizia.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 530 grammi di cocaina e crack e oltre 120 di hashish, ma le attività tecniche hanno permesso di documentare oltre duecento cessioni;
27 marzo 2024, in provincia di Trapani, personale della Squadra Mobile ha sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere un soggetto indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso, nell’ambito dell’indagine condotta nell’ottobre 2023, che ha permesso l’arresto di 21 soggetti (tra cui lo stesso mafioso destinatario della misura cautelare), a vario titolo indagati per avere fatto parte delle famiglie mafiose di Trapani, Valderice e Custonaci (TP);
16 settembre 2024, la locale Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 soggetti, indagati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, estorsione e spaccio di stupefacenti aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, nonché traffico di influenze, violazione di segreto d’ufficio e porto e detenzione illegale di armi. L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale di Palermo, ha consentito di documentare gli assetti e il dinamismo criminale della “famiglia” mafiosa di Alcamo, in seguito all’arresto dei numerosi esponenti storicamente al vertice della stessa.
L’associazione menzionata, nel tentativo di colmare il vuoto progressivamente creatosi, ha individuato un nuovo vertice, che ha esercitato la reggenza dell’articolazione mafiosa alcamese avvalendosi di numerosi sodali.In tale ambito, le investigazioni hanno consentito di ricostruire una serie di condotte di natura estorsiva, alcune consumate altre solo tentate, in danno di imprenditori locali. La caratura criminale del sodalizio si è ulteriormente qualificata attraverso la disponibilità in capo ad un sodale di armi e di sostanza stupefacente, destinata alle piazze di spaccio della citta di Trapani.
È stata inoltre documentata l’esistenza di un connubio mafioso/affaristico in grado di condizionare il libero esercizio del consenso elettorale.
17 gennaio 2025, a Trapani, la locale Squadra mobile ha dato esecuzione a un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un italiano, pluripregiudicato per reati contra la persona e il patrimonio, al momento del fatto sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali per altra causa, gravemente indiziato dell’omicidio di un muratore trapanese, consumato la sera del 16 gennaio scorso, nel noto quartiere San Giuliano. La vittima è stata colpita al cuore, con un fendente, in seguito a una lite scaturita per vicende di natura familiare;
30 gennaio 2025, a Trapani, personale della locale Squadra mobile ha eseguitoun’ordinanza di custodia cautelare restrittiva, emessa in pari data, nei confronti di un italiano con precedenti per reati contra il patrimonio e la persona, per violenza sessuale ai danni di minorenne. Le indagini, coordinate dalla locale Procura, hanno permesso di accertare la condotta illecita dell’uomo che, l’11 novembre scorso, in questo Centro, a bordo di un autobus di linea, ha palpeggiato insistentemente eripetutamente una quattordicenne. La condotta è parsa particolarmente grave per lemodalità del gesto, sfacciatamente posto in essere all’interno di un mezzo di trasporto pubblico, in assenza di qualsiasi freno inibitorio. Alriguardo, si specificache l’uomo, in passato, è stato già condannato due volte, con sentenza passata ingiudicato per reati di analoga natura;
3 febbraio 2025, è stato arrestato ad Imperia un italiano, di origini campane, autore di un episodio di truffa, consumato a Trapani il 17 luglio 2024, secondo le note modalità del “finto Carabiniere”. L'arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Trapani in pieno accoglimento degliesiti delle indagini condotte dalla locale Squadra mobile. L’arrestato, con precedenti per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, era riuscito a sottrarre alla vittima monili in oro del peso complessivo di 8/ 10 chili;
12 febbraio 2025, nel Comune di Petrosino (TP), la locale Squadra mobile, coadiuvata da personate del Commissariato di P.S. di Marsala, ha tratto in arresto un minore, autore di una rapina aggravata consumata ai danni del titolare di una rivendita di tabacchi. Il giovane era stato dichiarato latitante per essersi sottratto alla misura del collocamento in comunità;
16 febbraio 2025, a Marsala (TP), personale della Squadra mobile e del Commissariato di P.S. diMazara del Vallo (TP) ha tratto in arresto un pregiudicato marsalese e la compagna convivente di Mazara del Vallo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale. I due, a bordo della loro autovettura, lungo la strada che collega Marsala a Mazara del Vallo, non si sono fermati all’alt, dando vita ad un serrato inseguimento,durante il quale hanno tentato didisfarsi, lanciandoli dal finestrino, di 300 grammi di cocaina;
27 febbraio 2025, a Mazara del Vallo (TP), personale della locale Squadra mobile e del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo (TP), ha tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere due pregiudicati mazaresi indagati, a vario titolo, dei delitti di ricettazione, detenzione e porto di armi comuni di sparo clandestine, con relativo munizionamento. I due arrestati, il precedente13 febbraio, avevanooccultato, a Mazara del Vallo, in aperta campagna, una valigetta contenete due pistole con matricola abrasa, perfettamente funzionanti e relativo munizionamento;
4 aprile 2025, a Mazara del Vallo, personate della Squadra mobile e del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, ha tratto in arresto un pregiudicato di Mazara del Vallo, per detenzione ai fini di spaccio di cocaina, eroina e hashish. L’attività di polizia giudiziaria si inquadra nell’ambito di unastrategia di contrastofinalizzata alla repressione della fiorente attività di spaccio, condotta nel popolare rione denominato Mazara 2 da alcuni pregiudicati del quartiere, tra cui l’arrestato. Nello stesso contesto, sono stati denunciati a piede libero altri due soggetti, suoi correi.
In merito, l’attività di contrasto e alla diffusione degli stupefacenti esercitata nel Capoluogo e nei comuni della Provincia, che ha evidenziato il consueto spaccio di sostanze del tipo hashish, marijuana e cocaina, nonché quello relativo all’eroina ed alla vendita di crack, ha permesso di trarre in arresto, in varie operazioni, n. 18 soggetti ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché di sequestrare ingenti quantità di sostanza stupefacente e di denaro: 2.560grammi di cocaina, 225 grammi di crack, 1.140 grammi di hashish e 75 grammi di eroina, circa 11.000,00 euro di proventi illeciti.
Inoltre 3 soggetti trattenuti presso il Centro di Permanenza e Rimpatri di Milo (TP) sono stati sottoposti a fermo di iniziativa di indiziato per il delitto di incendio e devastazione, essendo stati ripresi mentre appiccavano un incendio divampato in alcuni locali del predetto Centro, utilizzando materassi, lenzuola e materiale cartaceo, introdotti furtivamente nelle camerate nonché, negli ultimi giorni, sono stati arrestati in flagranza di reato ulteriori 7 cittadini extracomunitari perché resisi responsabili di violenza, resistenza e minaccia a p.u. e danneggiamento aggravato all’interno del predetto C.P.R..
Notevoli risultati sono stati raggiunti nell’ambito di indagini volte ad identificare gli autori di alcune liti scoppiate in uno dei quartieri a rischio del capoluogo, “San Giuliano”, per cui è stato possibile procedere al fermo di un soggetto pregiudicato per tentato omicidio ed all’arresto di 2 soggetti pregiudicati responsabili di lesioni aggravate. Mentre ancora nel corso di quest’anno un altro soggetto è stato tratto in arresto per il reato di omicidio occorso a seguito di una futile lite familiare.
Inoltre è stato tratto in arresto 1 pregiudicato di Paceco, sottoposto a detenzione domiciliare, ritenuto responsabile dei delitti di attività di gestione di rifiuti non autorizzati e combustione illecita di rifiuti. L’arrestato, operaio presso l’azienda di allevamento di ovini, con sede operativa a Paceco, aveva ricavato uno spazio, delimitato da lamiere, destinato alla raccolta dei rifiuti e alla successiva combustione. Nell’ambito della stessa indagine, sono stati deferiti alla locale Procura altri 5 soggetti, tra cui il titolare di una macelleria e il dipendente di un’agenzia di onoranze funebre, indagati per abbandono di rifiuti e inquinamento ambientale.
A titolo esemplificativo riportiamo il dato relativo ai 194 arrestati ed ai 427 denunciati - effettuati nel corso dell’anno per vari reati - a dimostrazione del grande impegno profuso dall’Ufficio Investigativo Provinciale, che ancora nel corso di questi ultimi mesi, nell’anno 2025, ha realizzato altre operazioni di particolare rilievo riguardanti principalmente il sequestro di armi clandestine con il relativo deferimento all’A.G. dei possessori.
Occorre sottolineare anche lo sforzo operativo portato avanti dai 5 Commissariati di P.S. distaccati della provincia, Marsala, Mazara del Vallo, Alcamo, Castellammare del Golfo e Castelvetrano.
Particolare attenzione è stata riservata da questi uffici all’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti: varie operazioni hanno consentito di arrestare diverse persone ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio ed il sequestro di rilevanti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish nonché di identificare ed assicurare alla giustizia gli autori di reati espressione della c.d. criminalità diffusa.
Sono stati, inoltre, fronteggiati delicati servizi di ordine pubblico in particolare in relazione allo sbarco, sulle coste della provincia, di un notevole numero di migranti extracomunitari. Questi stessi uffici hanno garantito un efficace controllo della c.d. movida violenta predisponendo mirati servizi interforze sulla base delle indicazioni emerse nei Comitati di Ordine e Sicurezza Pubblica presieduti dal Sig. Prefetto.
I predetti servizi si sono rivelati assolutamente positivi per contrastare condotte caratterizzate da episodi violenti quali risse, rapine ed ubriachezza molesta.
In parallelo alle operazioni di polizia giudiziaria, di grande spessore è stata l’attività di prevenzione generale svolta con particolare riguardo al controllo del territorio. Infatti gli indici operativi hanno fatto registrare un significativo incremento dei risultati conseguiti: le persone controllate sono state 91.469; i veicoli controllati 34.736, le persone arrestate 344; quelle denunciate in stato di libertà 1.648; quelle sottoposte a misura controllate 15.205.
Analogo incremento si è registrato nell’ambito dell’attività svolta in materia di Misure di Prevenzione attraverso l’adozione di misure quali l’Ammonimento, DASPO, DacUR, Fogli di via Obbligatori e Avvisi Orali, nonché attraverso la proposta della misura della Sorveglianza Speciale.
In particolare si registrano:
Ø 169 Avvisi orale;
Ø 66 F.V.O.;
Ø 55 DACUR;
Ø 15DASPO;
Ø 31Ammonimenti;
Ø 35Proposte Sorveglianza Speciale.
Nella convinzione che la criminalità di stampo mafioso rappresenti un vero e proprio cancro che rallenta ed impedisce lo sviluppo economico e culturale della società, alle attività prettamente investigative si è affiancato l’uso ed il mirato impiego di ulteriori strumenti, quali le misure di prevenzione personali e patrimoniali, sapientemente utilizzati dagli operatori della Divisione Polizia Anticrimine.
Da ultimo è stato effettuato un sequestro di beni patrimoniali, disposto dall'A.G. in accoglimento di proposta inoltrata da questo Ufficio, con l’acquisizione allo Stato di beni per un valore complessivo ammontante a circa 300.000 euro consistenti in beni mobili, conti correnti ed un esercizio commerciale.
Particolare menzione va data all’incessante attività svolta dal locale Ufficio Immigrazione, in un territorio come quello trapanese storicamente interessato dal fenomeno degli sbarchi autonomi. In tal senso le persone sbarcate in provincia di Trapani, nell’anno 2024 e nei primi tre mesi del 2025, sono state 2928 (di cui 2349 sull’isola di Pantelleria); mentre si contano n. 1367soggetti respinti e n. 145 individui espulsi dal territorio nazionale.
Per completezza si citano i 685 richiedenti protezione internazionale e i 155 soggetti rimpatriati con voli charter e scorte autonome.
Si sottolinea che nel mese di ottobre dell’anno 2024 si è avuta la riapertura del C.P.R. di C/da Milo chiuso nel mese febbraio 2024 a causa dei numerosi danneggiamenti provocati dai soggetti ivi trattenuti. Altresì, nel mese di luglio 2024 si è avuta l’apertura dell’hot-spot di Pantelleria, per la gestione amministrativa degli stranieri provenienti da eventi di sbarco.
In relazione all’attività svolta dall’Ufficio di Gabinetto nel corso dell’anno 2024 e nei primi tre mesi del 2025, sono state emesse n. 1246 ordinanze di Ordine Pubblico per:
Ø Eventi sportivi: n. 178;
Ø Manifestazioni politiche e sindacali: n. 42;
Ø Grandi eventi e pubblici spettacolo: n. 69;
Ø Sgomberi: n. 117;
Ø Altra natura: n. 780.
Analoga importanza è stata rivolta all’attività di Polizia Amministrativa e Sociale, attraverso capillari controlli sia nel Capoluogo che nei territori di competenza dei Commissariati distaccati, rivolgendo una particolare attenzione alle attività di sala giochi, ai Locali di Pubblico Spettacolo ed ai soggetti detentori di armi.
I predetti controlli hanno permesso l’adozione di 3 sospensioni ex art. 100 TULPS di licenze di pubblici esercizi e di contestare 67 illeciti amministrativi.
In relazione al fenomeno migratorio, al pari dell’attività investigativa è andato di pari passo il monitoraggio preventivo del rischio terroristico, legato al fondamentalismo religioso, pazientemente portato avanti dagli operatori della DIGOS, con puntiglioso esame dei flussi di ingresso sul territorio nazionale dei soggetti, provenienti appunto dalle aree critiche del mondo, per rilevare immediatamente qualsivoglia segnale di radicalizzazione.
A tal proposito frequenti sono stati i controlli straordinari antiterrorismo, utili anche a trarre spunti per ulteriori approfondimenti investigativi.
Grande attenzione è stata dedicata, con consolidati risultati, al miglioramento delle condizioni ambientali e di sicurezza dei luoghi di lavoro, portati avanti dall’Ufficio Tecnico Logistico Provinciale della Questura, alla tutela della salute degli operatori, specie quelli più esposti nei servizi sul territorio e accoglienza dei migranti, alla formazione e all’addestramento del personale