Poggioreale Vecchia: aperto il cantiere per la realizzazione del percorso di accesso e l’illuminazione artistica
Sono stati ieri mattina, alla presenza del sindaco di Poggioreale Carmelo Palermo, dell’architetto Lelio Di Zio, del direttore artistico Lucio Tambuzzo, del direttore dei lavori Antonella Genco, del dirigente della Regione Siciliana Tuccio D’Urso, dell’ex sindaco Mimmo Cangelosi, del presidente del Consiglio Sandro Ippolito e dei componenti la giunta comunale, i lavori per la realizzazione del percorso di accesso e l’illuminazione artistica di Poggioreale Vecchia, il borgo del Belice danneggiato dal sisma del 1968.
Alla cerimonia nella prospettiva di una collaborazione con «Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea 2026», è intervenuto il suo direttore artistico Andrea Cusumano.
Questo lotto di lavori – progettista l’architetto Giovanni Cirrito - consentirà la realizzazione di un percorso in sicurezza che lungo Corso Umberto (la strada che attraversa il borgo) porta a Piazza Elimo (la piazza principale del paese) e contestualmente la realizzazione di un impianto d’illuminazione artistica che consentirà le visite serali.
«Grazie a queste opere –spiega il sindaco Carmelo Palermo– potremo finalmente aprire ai visitatori l’accesso al vecchio borgo, lungo un percorso che da Palazzo Agosta (già completamente restaurato) conduce fino alla piazza principale. Credo che, se tutto procederà come da crono programma, questo potrà avvenire all’inizio del 2026; la fine dei lavori, infatti, è prevista per novembre 2025»
«Quello che si sta attuando a Poggioreale – spiega Lucenzo Tambuzzo, direttore artistico - è un progetto di “rigenerazione urbana”, promosso dall’Unione Europea e dal Ministero della Cultura con fondi PNRR (un milione e 600 mila euro) e, oltre ai lavori strutturali nel vecchio borgo, prevede interventi destinati allo sviluppo delle attività culturali (molte delle quali già svolte e altre in corso) e l’avvio di nuove imprese»
«Questo ambizioso progetto – aggiunge il sindaco Carmelo Palermo– mette in connessione le due Poggioreale, quella danneggiata dal terremoto del ‘68 e il nuovo centro, ricostruito a pochi chilometri: oltre alla cosiddetta “musealizzazione” del vecchio borgo, "Poggioreale, vecchio e nuovo centro" prevede l’apertura di botteghe artigianali, strutture ricettive e attività di ristorazione nel paese nuovo e, insieme a queste, la promozione di attività culturali. E’ una sfida che vede Poggioreale come cittadina-guida nelle politiche contro lo spopolamento dei piccoli borghi».
Il vecchio borgo di Poggioreale si trova in provincia di Trapani, a meno di due chilometri dal Cretto di Burri, nella Vecchia Gibellina, e con esso rappresenta la “memoria viva” di quella che è stata la tragedia del terremoto.
Il progetto di “rigenerazione urbana” in corso a Poggioreale viene indicato come “modello” rispetto al tema dello spopolamento dei piccoli borghi siciliani o di quelli che, per il progressivo invecchiamento della popolazione e la contestuale emigrazione dei giovani, sono stati definiti “paesi fantasma”.
Il progetto di recupero architettonico della vecchia Poggioreale porta la firma di uno dei più importanti architetti italiani, Lelio Oriano Di Zio (suo il progetto dell’albergo diffuso a Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzo, voluto da Daniele Kihlgren) e dell’architetto siciliano Giovanni Cirrito.
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