Salemi, i maiali neri dei Nebrodi saranno soppressi, ma le nascite continuano
Va verso la conclusione il calvario dei maiali neri dei Nebrodi dell'allevamento “Bonasoro”, infatti verranno soppressi dalle autorità competenti a seguito della decisione della Forestale e l'Asp dopo che i maiali erano scappati dall’allevamento. Il Comune di Salemi, malgrado tutto e a malincuore, ha già comunicato il luogo di sepoltura. Altra cucciolata da una madre ferita, perché gli hanno sparato qualche giorno fa, è di cinque maialini neri dei Nebrodi, che la madre ancora li allatta; i cuccioli sono nati ieri nello stesso allevamento “Bonasoro”.
Purtroppo però, anche la loro sorte è già stata decisa, verranno soppressi come tutti gli altri, lo stesso allevatore ne ha dato annuncio su i social in un post con una foto dei cuccioli e della madre ferita (vedi foto copertina) scrivendo: "Auguri, sono nati ieri, vediamo che cartucce useranno per abbattere queste creature, distinti saluti". Della faccenda si è occupato anche Enrico Rizzi, "influencer animalista" e presidente dell'Associazione N.O.I.T.A (Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali) il quale però non è riuscito a risolvere la complicata situazione, cosa prevedibile considerata la gravità del caso che doveva essere affrontato, probabilmente, in una trasmissione di inchiesta a livello nazionale; forse qualche effetto positivo si sarebbe avuto, ma questo in pochi lo hanno capito.
L'allevatore Antonino Bonasoro in un suo post sui social ha manifestato la sua amarezza accusando Rizzi di non essere riuscito a fare nulla per salvare il suo allevamento, Enrico Rizzi alla fine della sua risposta al post di Bonasoro scrive: “Mi auguro che il Comune non le dia più neanche mezza autorizzazione”. Noi ci dissociamo da questa cattiva affermazione di Rizzi verso un allevatore, che da anni con tanti sacrifici, ha cercato in tutti i modi di fare crescere il suo allevamento di una razza di suini protetti che è appunto quella dei maiali neri dei Nebrodi.
Quando a gennaio gli hanno posto sotto sequestro l'allevamento, i suini neri erano circa 500 in piena libertà tra Contrada Sinagia e Ulmi, oggi sono meno di 200, il resto sono morti per via dei cacciatori che tutt’oggi continuano a sparargli. Enrico Tilotta