​Tre concerti, tre diversi linguaggi per l'ultima settimana di programmazione del Segesta Teatro Festival

Redazione Prima Pagina Belice

Tre concerti, tre diversi linguaggi, tre capitoli di un unico flusso sonoro che trova un massimo comun divisore nell’imponente Tempio Dorico che li ospita: il Segesta Teatro Festival ha avviato la sua ultima settimana di programmazione e – abbracciando l’Oedipus con Giuseppe Pambieri, regia di Claudio Collovà che debutterà venerdì 22 agosto al tramonto al Teatro Antico (repliche il 23 e 24) – mette sul piatto tre appuntamenti musicali.

Si inizia domani, mercoledì 20 agosto alle 21.30 con il quartetto di Giuseppe Di Bella che propone in prima assoluta Altre origini nuovo progetto che si concentra sulla centralità della melodia, esplorando dialetti, italiano e spagnolo, e arricchendosi di influenze contemporanee. Il quartetto è capitanato dal cantautore ennese Giuseppe Di Bella (voce e chitarre), e completato da Riccardo Gerbino (percussioni), Giovanni Arena (contrabbasso e basso elettrico) e Alfredo Giammanco (sintesi elettronica).

Il sound ibrido mescola elementi di cantautorato, jazz, musica antica e sperimentazione. Il concerto si sviluppa come un racconto fatto di canzoni, poesia e suoni elettronici.

Giovedì (21 agosto) alle 21.30 il Tempio sarà tutto per la giovane cantautrice palermitana Giulia Mei, che si sta facendo conoscere a diversi livelli. Giulia presenta il suo secondo album in studio, “Io della musica non ci ho capito niente” che contiene anche il singolo “Bandiera” (diventato virale in poche ore, con oltre 3 milioni di streams). “Volevo solo fare un disco pieno di vita ordinaria, il diario di una bambina che parla di tutto senza preoccuparsi della forma, senza sovrastrutture, volevo colorare fuori dai bordi, giocare. Questo disco per me è una dichiarazione d'amore al disordine che non mi sono mai concessa per paura” spiega la giovane cantautrice ormai di stanza a Milano.

A chiudere la sezione musicale del Festival, venerdì 22 agosto, alle 22, sarà invece un trio particolarmente atteso, non solo dagli appassionati: il frontman degli Avion Travel, Peppe Servillo, Javier Girotto (sax soprano e baritono) e Natalio Mangalavite (piano, tastiere, voce) propongono L’amico di Cordoba, concerto che racconta la splendida collaborazione fra i tre musicisti, sul filo dei tanghi di Piazzolla, le incursioni di Jobim, spunti jazz e canzone d’autore italiana.

L’amico di Cordoba unisce l’anima sudamericana – dell’album “Colibrì” (2003) dei due argentini - con quella mediterranea, con la latinità dei musicisti a far da filo conduttore di una fusione di stili. “Capita a volte di trovarsi dall’altro capo del mondo e di incontrare inaspettatamente qualcosa che ci appartiene e che forse avevamo dimenticato”, dicono Girotto, Servillo e Mangalavite, in particolare quando i due argentini hanno riconosciuto in questo incontro una possibilità di ritorno alla propria cultura, senza retorica, ma giocando la scommessa di scrivere canzoni “nuove” che si accostano alle “antiche”così sono invece per Servillo - paesaggi classici del fare musica popolare senza ridondanza e luoghi comuni.

Il programma si estende da Piazzolla a Jobim con pezzi originali di ognuno, Buon dia, Prima di te, L’amico di Cordoba, Aria, La separazione, Vuelvo al Sur, Che senso ha, En tres, Regina, La ninna nanna del GRA, Il gatto.

Lunedì sera (e in replica stasera) ha debuttato "I cavalieri" di Aristofane, regia di Cinzia Maccagnano. qui IMMAGINI E FOTO I Cavalieri

Biglietti sul sito del Segesta Teatro Festival (www.segestateatrofestival.com), al botteghino di Segesta; su vivaticket.com (www.vivaticket.com/it/tour/segesta-teatro-festival-2025/778) e su Coopculture (www.coopculture.it/it/eventi/evento/segesta-teatro-festival-2025/). Valida La Carta del Docente.

Il Segesta Teatro Festival, riconosciuto dalla Regione Siciliana tra le manifestazioni di grande richiamo turistico e culturale, è sostenuto dal MiC - Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta.

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