Ultimi giorni per supportare Castelvetrano per l’iniziativa FAI i “Luoghi del cuore”
Ci sono ancora pochi giorni a disposizione per supportare Castelvetrano nel progetto promosso dal FAI (Fondo ambiente italiano) dal titolo i “Luoghi del cuore”. L’iniziativa, giunta alla decima edizione, ha come obiettivo quello di sensibilizzare e sollecitare i cittadini e le Istituzioni sul valore del patrimonio storico-artistico e naturalistico italiano e sull'importanza di proteggerlo e valorizzarlo, invitandoli ad attivarsi e ad agire concretamente in suo favore. Il Comitato FAI di Castelvetrano ha promosso come “Luogo del cuore” la Chiesa del Purgatorio da tempo chiusa ed in stato di abbandono, ma che racchiude in sé una grande storia.
«La scelta di candidare la Chiesa del Purgatorio nasce dalla voglia di rivalutare un edificio che fa parte della storia di Castelvetrano, che si trova in una zona cardine della città ossia Piazza Garibaldi» ha dichiarato il Comitato FAI di Castelvetrano. Per ottenere più voti e ricevere, oltre che una grande visibilità per la città ma anche per l’intera provincia, dei contributi per permettere la ristrutturazione dell’edificio, è necessario che più persone possibili diano il proprio voto.
Votare è semplicissimo. Basta collegarsi, entro il 15 dicembre, sul sito www.iluoghidelcuore.it , inserire nel riquadro accanto alla dicitura “cerca un luogo per nome e località”: Castelvetrano Chiesa del Purgatorio. A questo punto una volta apparsa la foto dell’edificio è necessario registrarsi. La registrazione, è bene chiarirlo, non comporta alcun tipo di vincolo. È utile solo ed esclusivamente per accreditare il voto. Un gesto semplice ma che può aiutare a rivalutare il proprio luogo del cuore e a dargli un futuro.
… Edificata nel 1642 per volere di Diego Aragona Pignatelli principe di Castelvetrano. I lavori coinvolsero i resti di una piccola chiesa preesistente già retta dalla Congregazione del Purgatorio e terminarono nel 1664. La facciata, eseguita nel Settecento, costituisce un secondo intervento decorativo nel quale si amalgamano elementi del tardo manierismo con elementi barocchi, su cui prevale la funzione scenica e prospettica di decoro urbano. La Diocesi, ente proprietario del monumento, ha da poco iniziato il consolidamento e la messa in sicurezza delle coperture lignee ormai fatiscenti, ma rimangono da sottoporre ad un delicato intervento di restauro gli affreschi e le decorazioni in stucco delle cappelle laterali gravemente inficiate dall’umidità.
La chiesa da tempo non più utilizzata per le sacre funzioni è stata adibita in tempi a noi recenti ad auditorium. Valentina Mirto