Claudio Collovà dirige l'Oedipus di Seneca che chiude il Segesta Teatro Festival

Debutto venerdì 22 agosto

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
20 Agosto 2025 10:07
Claudio Collovà dirige l'Oedipus di Seneca che chiude il Segesta Teatro Festival

Sette vasche piene di sangue e alcuni elmi senza volto, alti tre metri, un cimitero metafisico che accoglierà un Oedipus su cui aleggia l’ipotesi del complotto. Un sovrano distrutto dalla profezia che non cerca conforto nel Fato e non accetta il segno degli dei, ma si autopunisce, condannandosi all’oscurità perenne. Seneca, 530 anni dopo Sofocle, prende spunto sì dall’Edipo Re ma compone una tragedia infettata di sangue che reclama l’assassino.

Il direttore artistico del Segesta Teatro Festival, Claudio Collovà dirige questo “Oedipus” di Seneca che debutterà in prima assoluta venerdì (22 agosto) e in replica fino a domenica 24 sempre alle 19.30 al Teatro Antico. Lo spettacolo chiude la quarta edizione del Segesta Teatro Festival .

Sarà Giuseppe Pambieri – che ritorna a Segesta dopo il successo dello scorso anno dei “Sette a Tebe” - a vestire la toga di un anziano Edipo colmo di violenti rimorsi; al suo fianco grandi interpreti, Sergio Basile (Creonte), Gianluigi Fogacci (Tiresia) e Micol Pambieri (Giocasta), Luigi Mezzanotte (il pastore), Yuri Napoli (il cittadino di Tebe) e Beatrice Rincicotti (Manto). Scene di Collovà con Chiara Stella Santalucia e Sofia Aloperi, installazioni di Stefania Pennacchio, musiche di Giuseppe Rizzo, costumi di Marina Mango e luci di Pietro Sperduti.

Spiega Claudio Collovà: “Sono partito da un sospetto, un presentimento: tutto ciò che è accaduto - l’omicidio di Laio, il rapporto incestuoso con Giocasta - non è vero, è un complotto di Creonte per detronizzare Edipo e riprendersi il trono. Sono passati 530 anni, bisogna dimenticare Sofocle: qui l’affaire Edipo non è più mediato dal dio, ma è un rapporto politico. La tragedia di Seneca è pervasa dal sangue infetto della peste, dall’odio, dalla voglia del potere che ad un certo punto Edipo rifiuterà di vedere. È in lotta con la sua coscienza e in questo è più vicino a Shakespeare che a Sofocle”. Sergio Basile ha curato la traduzione, Claudio Collovà firma anche l’adattamento teatrale. “Basile ha creato un linguaggio contemporaneo, attento all’oggi ma che non rifiuta il passato, e ha verificato parola per parola ogni passaggio”.

Biglietti sul sito del Segesta Teatro Festival (www.segestateatrofestival.com), al botteghino di Segesta; su vivaticket.com (www.vivaticket.com/it/tour/segesta-teatro-festival-2025/778) e su Coopculture (www.coopculture.it/it/eventi/evento/segesta-teatro-festival-2025/). Valida La Carta del Docente. Il Segesta Teatro Festival, riconosciuto dalla Regione Siciliana tra le manifestazioni di grande richiamo turistico e culturale, è sostenuto dal MiC - Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta.

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