Il segretario generale della Uil Scuola Trapani, Fulvio Marino, con una nota indirizzata al Dirigente dell'ambito territoriale di Trapani e al Direttore dell'USR Sicilia, che riportiamo in calce, ha spiegato che la richiesta, avanzata il 21 agosto, è scaturita dalla mancata disponibilità dei posti di sostegno in deroga nei comuni di Partanna, Salemi e altri della Valle del Belice.
"Si precisa che l’USR Sicilia aveva sollecitato i DS della provincia di Trapani entro la data del 19 agosto ad effettuare la ricognizione dei posti di sostegno già richiesti ma ancora non autorizzati.
Nonostante le interlocuzioni con il Dirigente dell’Ambito, tenute nei giorni precedenti, finalizzati al reperimento di tutti i posti utili e disponibili prima delle operazioni, l’Amministrazione ha proceduto alla pubblicazione in data 20 agosto dei movimenti provinciali.
A seguito della pubblicazione dei movimenti interprovinciali (note prot.n. 12830 e 12831 del 26-08-24) di codesto ambito territoriale, la scrivente Organizzazione Sindacale prende atto del non accoglimento della richiesta di rettificare le operazioni di mobilità annuali.
Nel manifestare il proprio dissenso, informa che perseguirà tutte le possibili strade, al fine di tutelare il diritto alla continuità didattica degli alunni “disabili” del nostro territorio e dei docenti che, nel rispetto della sequenza contrattuale, avrebbero potuto assicurarla appartenendo alla mobilità provinciale.
Altresì, come richiamato in una apposita nota che si allega per opportuna conoscenza, dall’associazione A.L.BA “Al di là dei limiti e delle barriere”, la continuità didattica riveste un ruolo prioritario per l’inclusione degli alunni disabili.
Oltre alla suddetta continuità didattica tali operazioni hanno di fatto danneggiato il personale docente che attraverso la mobilità annuale avrebbe potuto soddisfare esigenze personali/familiari (precedenze ai sensi dell’art. 8 del CCNI).
Riteniamo che l’amministrazione abbia errato poiché era conoscenza dei posti di sostegno che erano già stati censiti dall’USR Sicilia e ha inficiato di fatto l’ordine delle operazioni rendendo l’intero procedimento amministrativo illegittimo,
In considerazione di quanto argomentato si chiede di revocare tutti i provvedimenti presi in ordine alle operazioni di mobilità provinciale annuale con l’adozione di tutti gli atti prodromici e conseguenziali ad esso"