​Ristrutturazione edilizia 2021, bonifico parlante per la detrazione fiscale del 50%

Si tratta di uno strumento di pagamento tracciabile che garantisce che gli interventi edilizi vengano sempre dichiarati

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
21 Ottobre 2021 14:50
​Ristrutturazione edilizia 2021, bonifico parlante per la detrazione fiscale del 50%

In caso di ristrutturazione edilizia per avere la detrazione del 50% come previsto dalla legge occorre procedere per step ben precisi. Come spiega accuratamente nella sua guida aggiornata l’agenzia immobiliare Dove.it, punto di riferimento a livello nazionale dal 2018 per la risoluzione delle maggiori trattative di compravendita del Paese, la prima cosa da fare è quella di procedere con un bonifico parlante.

Si tratta di uno strumento di pagamento tracciabile che garantisce che gli interventi edilizi vengano sempre dichiarati, ovvero che non si facciano “in nero”, e ci sia quindi la possibilità di future tassazioni agevolate. Questo documento bancario o postale, obbligatorio per legge, traccia i dati in uscita ed in entrata rispettivamente del contribuente e del destinatario che incassa per richiedere le detrazioni fiscali, primis fra tutte quelle del bonus ristrutturazioni.

Utilizzando questo tipo di pagamento lo Stato riconosce la possibilità di recuperare entro 10 anni dai lavori sull’immobile tramite dichiarazione dei redditi la metà delle spese effettuate complessivamente per ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria (scale, ascensori), acquisto mobili e elettrodomestici, interventi antisismici o rifacimento degli impianti elettrici (qui si avrà addirittura un’agevolazione Ecobonus al 65%), restauro e risanamento conservativo.

Come previsto dall’Agenzia delle Entrate, ogni bonifico parlante deve contenere correttamente le informazioni necessarie per poter chiudere la pratica, quindi il tipo di intervento edilizio eseguito, causale del bonifico, codice fiscale del beneficiario e codice fiscale o partita iva della ditta che ha eseguito i lavori. Nel caso i lavori siano stati effettuati nelle parti comuni del condominio, va indicato invece il codice fiscale del condominio o del suo amministratore. È possibile pagarlo online oppure direttamente in sede presso la filiale della banca o della posta.

Esempio di bonifico parlante: “Lavori di ristrutturazione. Detrazione 50% ai sensi dell’art. 1, co. 344-344 L. 296/2006. Fattura n. X del giorno Y a favore di XXX P. IVA XXX e codice fiscale YYY”.

Nel caso ci fossero degli errori nella compilazione del bonifico, vi è sempre la possibilità di mettersi in regola tramite una dichiarazione sostitutiva rilasciata dall’impresa che attesta che gli accrediti sono stati correttamente contabilizzati.

Cosa fare invece se i lavori di ristrutturazione sono stati iniziati nel 2021 e verranno terminati nel 2022, in quale dei due periodi va collocata la detrazione? L’AdE specifica che è sufficiente fare ricorso alla cessione del credito a una banca inviando la comunicazione “entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione”. Un modo per salvaguardare gli interessi dei contribuenti durante le fasi di rifacimento edilizio anche in caso di disattenzione o dimenticanza.

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