Salemi, bollette luce ad un defunto. Enel perde la causa contro gli eredi

Al defunto è arrivato un conguaglio di 15 mila euro.

Valentina
Valentina Mirto
10 Aprile 2022 17:05
Salemi, bollette luce ad un defunto. Enel perde la causa contro gli eredi

Salemi. Il fatto risale al 2003 quando a seguito della morte del titolare di un’utenza elettrica S. D. i figli richiedevano la cessazione del contratto di fornitura. 

Eseguito il conguaglio finale da parte dell’Enel, nel 2007, alla famiglia veniva recapitata una fattura (intestata ancora al defunto) di oltre 15 mila euro. Fra le parti inizia così una corrispondenza, con l’intervento di diverse società di recupero crediti, che è durata diversi anni, durante la quale i familiari hanno cercato di spiegare che dal 2003 la fornitura in questione era rimasta inutilizzata per il decesso del titolare, tanto che l’abitazione, subito dopo il decesso del titolare era stata chiusa.

Nonostante ciò l’Enel nel 2019 ha recapitato loro un decreto ingiuntivo con il quale richiedeva il pagamento di 15.300 euro, oltre interessi e spese legali, per un ammontare complessivo superiore ai 20 mila euro.A questo punto, i due fratelli eredi dell’intestatario si sono rivolti ad un legale, l’avvocato Francesco Salvo di Salemi, il quale ha subito ravvisato diversi profili di illegittimità, specie l’irregolarità di un conguaglio eseguito a distanza di 4 anni dalla richiesta di cessazione del contratto, oltre ad una possibile eccezione di prescrizione del credito.

Dopo tre anni di causa, il Tribunale di Marsala ha dato ragione agli eredi ed ha revocato il decreto ingiuntivo emesso nel 2019 per mancanza dei presupposti di legge per la sua emissione, condannando la società di energia al risarcimento delle spese legali del giudizio.

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