Stagione irrigua 2026, ieri incontro richiesto dai Comuni di Sciacca, Menfi, Santa Margherita e Sambuca di Sicilia

Incontro richiesto alla luce delle criticità idriche che colpiscono l’intero comprensorio del Lago Arancio

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
12 Dicembre 2025 10:46
Stagione irrigua 2026, ieri incontro richiesto dai Comuni di Sciacca, Menfi, Santa Margherita e Sambuca di Sicilia

Pubblichiamo nota congiunta dei sindaci Fabio Termine (Sciacca), Vito Clemente (Menfi), Gaspare Viola (Santa Margherita di Belice) e il Commissario Straordinario di Sambuca di Sicilia, dott. Raimondo Liotta.

"I sindaci Fabio Termine (Sciacca), Vito Clemente (Menfi), Gaspare Viola (Santa Margherita di Belice) e il Commissario Straordinario di Sambuca di Sicilia, dott. Raimondo Liotta, comunicano che ieri, presso il Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Siciliana, si è svolto un incontro istituzionale richiesto dai quattro Comuni per programmare la stagione irrigua 2026, alla luce delle criticità idriche che colpiscono l’intero comprensorio del Lago Arancio.All’incontro hanno partecipato il Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica, Baldo Giarraputo, il Direttore del Consorzio ing PierAlberto Guarino, il Funzionario Arch.

Mariano La Barbera e l’ingegnere Foti, Capo di Gabinetto dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, in rappresentanza dell’assessore regionale Luca Sammartino.Per il Comune di Menfi, con il Sindaco Vito Clemente era presente anche il presidente della commissione Consiliare Agricoltura, Santo Botta.Nel corso del confronto è stato confermato che l’acqua del Lago Arancio – da cui dipende l’irrigazione di Sciacca, Menfi, Santa Margherita di Belice e Sambuca di Sicilia – viene attualmente trasferita verso la Diga Garcia.Questo trasferimento è stato disposto dalla Cabina di Regia per l’Emergenza Idrica in Sicilia, poiché la Diga Garcia versa in una grave carenza di riserve idriche.

La Garcia, infatti, fornisce acqua per usi civili, servendo in particolare la provincia di Trapani, che sta affrontando una forte criticità idrica.Ad oggi, secondo i dati resi noti, nel Lago Arancio rimangono circa 6 milioni di metri cubi, una quantità insufficiente per sostenere la stagione irrigua 2026.Le Amministrazioni: “A rischio l’intero comparto agricolo del territorio”Le quattro delegazioni hanno manifestato forte preoccupazione: il trasferimento verso la Diga Garcia, seppur motivato dall’emergenza civile di Trapani, sta lasciando senza acqua un territorio che vive quasi esclusivamente di agricoltura, con potenziali danni economici e sociali gravissimi.Si è discusso anche delle soluzioni strutturali e dei lavori che riguarderanno l'intero comprensorio.È stato affrontato anche il tema del recupero e riutilizzo delle acque reflue trattate dal depuratore di Sciacca, un investimento strategico che potrebbe rappresentare una risposta a medio-lungo termine.Il Dipartimento e il Consorzio di Bonifica hanno espresso piena disponibilità ad aprire un tavolo tecnico, riconoscendo il valore di questa prospettiva.Tuttavia, è stato ribadito che queste soluzioni non possono alleviare nell’immediato la crisi del settore.Alla luce della gravità dello scenario, i Comuni chiederanno un incontro urgente alla Cabina di Regia per l’Emergenza Idrica, presieduta dall’ingegnere Cocina, per valutare misure correttive sul trasferimento delle acque dal Lago Arancio, al fine di garantire la riserva idrica necessaria per la stagione irrigua 2026;L'obiettivo comune è quello di evitare che l’attuale emergenza agricola si trasformi in una crisi sociale che colpirebbe migliaia di famiglie.

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