La Regione dichiara lo stato di crisi ed emergenza per il maltempo

Schifani firma il provvedimento. Fondi per i danni nel trapanese per gli eventi meteo avversi di settembre ed ottobre

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
25 Ottobre 2022 17:01
La Regione dichiara lo stato di crisi ed emergenza per il maltempo

La Regione Siciliana ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza per i danni provocati dal maltempo a settembre e ottobre in numerose zone dell’Isola. Il provvedimento è stato firmato dal presidente a seguito della relazione predisposta dal Dipartimento regionale della Protezione Civile, avrà la durata di sei mesi. In provincia di Trapani i Comuni coinvolti sono: Trapani, Misiliscemi, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Paceco, Partanna, Erice, Valderice, Castelvetrano, e Castellammare del Golfo.

IUn provincia di Agrigento: Agrigento, Santa Margherita di Belice, Sambuca di Sicilia, Menfi, Cammarata, Comitini, Naro, San Giovanni Gemini e Sciacca. Niscemi in provincia di Caltanissetta. In provincia di Palermo: la Città metropolitana , Carini, Corleone e Contessa Entellina. Poi Enna, Piazza Armerina, Barrafranca e Pietraperzia, Ragusa, Modica e le altre due Città metropolitane di Messina e Catania. “Adesso, con la dichiarazione dello stato di crisi –afferma Schifani- velocizzeremo la macchina e attiveremo i primi interventi della Protezione civile e dell’Autorità di bacino per la messa in sicurezza dei torrenti e della città di Trapani.

Così come preannunciato durante il mio sopralluogo nelle zone alluvionate del Trapanese, lo scorso 15 ottobre, diamo seguito alle prime opere di messa in sicurezza del territorio nei Comuni di Trapani e Misiliscemi”. Gli interventi per complessivi un milione e mezzo di euro riguardano: la riattivazione dei sistemi di pompaggio nel Comune di Trapani, con un finanziamento di 500mila euro della Protezione civile; la rimozione di fanghi e detriti e prime riparazioni nel Comune di Misiliscemi con un intervento di 250 mila euro.

Sempre a Misiliscemi e Paceco, si interverrà per la pulitura e il ripristino della funzionalità idraulica del torrente Verderame e per il ripristino e il consolidamento degli argini danneggiati. Sono già stati predisposti dai tecnici dell’Autorità di bacino i verbali di somma urgenza e i relativi lavori sono in corso di appalto (750mila euro). L’Autorità di bacino darà incarico anche a un’istituzione universitaria dell’Isola (è stata già predisposta la manifestazione di interesse) per un studio idraulico sul bacino del torrente Verderame (50mila euro).

L’Autorità di bacino ha eseguito anche un sopralluogo in corrispondenza dell’attraversamento ferroviario sul Torrente Verderame per verificare le criticità idrauliche relative all’esondazione all’esterno dell’alveo.

Tornando alla relazione del Capo della Protezione civile della Presidenza della Regione, Salvo Cocina, si legge: “gli eventi meteo avversi verificatisi nei giorni 25, 26, 30 settembre e primo ottobre e tra il 9 e il 13 ottobresono stati caratterizzat da un flusso di correnti sud-occidentali che ha determinato importanti episodi piovosi associati in alcuni casi ad attività temporalesca, con conseguenti significativi effetti al suolo. I valori di pioggia, misurati da diverse stazioni, sono stati superiori ai 100 millimetri e con eventi di forte intensità e concentrazione registrati soprattutto nel territorio di Ragusa, Trapani e Palermo». Cocina parla di fenomeni che hanno “determinato gravi danni alle infrastrutture pubbliche e private, alle attività produttive e commerciali, ai beni e alle persone”.

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