A Roma si lavora per il ritorno delle Province, la Sicilia si prepara…

Al Senato nuovo Ddl per abrogare Riforma Delrio. Pronto anche il Ddl regionale. Ecco come saranno le nuove Province

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
09 Giugno 2023 09:55
A Roma si lavora per il ritorno delle Province, la Sicilia si prepara…

E’ approdato il 6 giugno in I Commissione Affari Costituzionali del Senatoil Disegno di legge intitolato “Nuova disciplina in materia di funzioni fondamentali, organi di governo e sistema elettorale delle Province e delle Città metropolitane e altre disposizioni relative agli enti locali” . Il Disegno di legge di fatto resusciterà le province che vennero “abolite” nel 2014 dalla cosiddetta Riforma Delrio. Il testo unifica più disegni di legge e interviene su funzioni fondamentali, organi e sistema elettorale delle Province.

Il Ddl delinea un sistema articolato su un Presidente e un Consiglio provinciale che durano in carica 5 anni e su una Giunta provinciale nominate dal Presidente. Relativamente alla composizione del Consiglio e della Giunta il testo divide le Province in 3 fasce. Delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario: nella fascia sotto 500 mila abitanti rientrano 56 Province, ovvero la maggioranza degli enti, e si prevedono 20 consiglieri e 4 assessori; nella fascia tra 500 mila e 1 milione di abitanti rientrano 17 Province e si prevedono 24 consiglieri e 6 assessori; nella fascia oltre 1 milione di abitanti rientrano solo 3 Province (Bergamo, Brescia, Salerno) e si prevedono 30 consiglieri e 8 assessori.

La novità dal punto di vista politico, che “rimedierà” in un certo senso ai tagli delle poltrone al parlamento nazionale ma anche regionale, è il ritorno all’elezione diretta di Presidenti e consiglieri. Per diventare presidente a primo turno basterà raggiungere il 40%, senza il quale si andrà al ballottaggio tra i primi due contendenti mentre per l’elezione dei consiglieri torneranno i collegi plurinominali dove, di norma, verrà assegnato un numero di seggi non inferiore a 3 e non superiore ad 8.

Prevista anche la doppia preferenza di genere. La stessa disciplina elettorale è prevista per il sindaco metropolitano. Secondo lo stesso Ddl, entro 6 mesi dall’entrata in vigore della nuova norma, sarà emanato un DPCM per l’individuazione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative necessarie all’espletazione delle funzioni fondamentali riconosciute alle Province; risorse per le funzioni ma anche per pagare le indennità di Presidenti, assessori e consiglieri. La riforma restituirà alle Province e alle Città metropolitane specifiche competenze: dall’ambiente ad alcuni servizi pubblici soprattutto inerenti ai trasporti, i sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione, programmazione e rete scolastica compresa l’edilizia, lo sviluppo economico e territoriale e la gestione delle strade provinciali.

Molta attesa anche in Sicilia per il ritorno delle Province. Il Governo del presidente Schifani ha già pronto un Ddl di riforma regionale per far rinascere le Province regionali, il testo però potrà essere approvato solo quando a Roma verrà abrogata la Riforma Delrio. Secondo il Ddl regionale in Sicilia si avrebbero 6 province più tre Città Metropolitane, ovvero Catania, Messina e Palermo. Per le province con popolazione superiore al milione di abitanti previsti 36 consiglieri e massimo 9 assessori.

Per quelle tra cinquecentomila e un milione di abitanti: 30 consiglieri e fino a 7 assessori. Le province con meno di 500.000 abitanti, vedi quella di Trapani con circa 430miola abitanti, avranno 24 consiglieri e una giunta con massimo sei assessori.

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