Agrigento, commemoriazione per l'uccisione del Maresciallo Giuliano Guazzelli

Il Maresciallo dei Carabinieri Guazzelli venne assassinato ad Agrigento il 4 aprile del 1992

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
03 Aprile 2023 11:27
Agrigento, commemoriazione per l'uccisione del Maresciallo Giuliano Guazzelli

Domani, 4 aprile 2023, sarà celebrata la ricorrenza del 31° anniversario dell’uccisione del Maresciallo Maggiore “Aiutante” dei Carabinieri Giuliano Guazzelli, Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”, assassinato dalla mafia il 4 aprile 1992.

Per la circostanza, alle ore 10.00 presso il Santuario di San Calogero di Agrigento, verrà officiata una Santa Messa dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri “Sicilia” (Don Salvatore Falzone) unitamente al parroco del locale Santuario (Don Gerlando Montana Lampo), alla quale parteciperanno i familiari del Decorato, il Colonnello Vittorio Stingo, Comandante Provinciale dei Carabinieri, le massime Autorità civili e militari della provincia, nonché Magistrati in quiescenza che hanno condiviso parte del loro percorso con il Sottufficiale caduto nell’adempimento del proprio dovere. Alla cerimonia assisterà anche una rappresentanza della locale Associazione Nazionale Carabinieri in congedo.

Infine, alle ore 11.00 – presso il viadotto Guazzelli, luogo dell’agguato – si terrà una breve ma toccante cerimonia commemorativa, ove la presenza di un picchetto d’onore e le note del “silenzio”, scandite dal trombettiere del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, conferiranno ulteriore solennità al momento di raccoglimento, impreziosito dalla benedizione impartita dal Cappellano Militare e dalla deposizione di una corona di alloro.

Per la tragica scomparsa del Maresciallo Maggiore “Aiutante” Giuliano Guazzelli, venne tributata alla vittima del dovere la Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” con la seguente motivazione:

“Sottufficiale di elevatissime qualità professionali, impegnato in delicate attività investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo ed incondizionata dedizione al dovere e alle Istituzioni, fornendo costanti e determinanti contributi alla lotta contro la criminalità organizzata fino al supremo sacrificio della vita, stroncata da proditorio ed efferato agguato criminale. Eccelso esempio di preclare virtù civiche ed altissimo senso del dovere.”

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