“Smantellata piazza di spaccio” a Trapani
Due diciottenni e una donna di 52 anni, madre di uno dei giovani, sono stati arrestati nel corso di una operazione condotta dai Carabinieri di Trapani nel quartiere Fontanelle Sud, a conclusione di due perquisizioni domiciliari in case popolari ritenute “piazza di spaccio”.
Una trentina di militari ha circondato uno degli edifici, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Palermo.
“Le operazioni, – spiegano gli investigatori – effettuate nell’ambito di una specifica attività investigativa condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trapani, hanno permesso di rinvenire i narcotici commercializzati e di documentare l’esistenza, in uno dei due appartamenti perquisiti, di un vero e proprio bunker della droga. Nell’abitazione, blindata con pesanti grate e un portone in ferro munito di feritoia, lo spacciatore turnista avrebbe effettuato gli illeciti scambi droga-soldi comodamente seduto ad una scrivania ove erano già predisposte le dosi da cedere e riposto il denaro derivante dalle vendite, tranquillo di poter sorvegliare il perimetro del palazzo popolare, grazie al complesso sistema di video sorveglianza di cui era stata dotata la piazza di spaccio”.
“Le attività di Polizia Giudiziaria condotte da 30 Carabinieri, con il supporto di personale dei locali Vigili del Fuoco, ha avuto inizio con la cinturazione dell’edificio e la rapida rimozione dei sistemi di difesa passiva che impedivano l’accesso al bunker grazie ai nuovi divaricatori idraulici in dotazione allo Squadrone Eliportato, capaci di scardinare grate e porte blindate in pochi secondi”.
“Al termine delle perquisizioni, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro: 21 grammi di cocaina; 21 grammi di anfetamina; 6 grammi di hashish; 3 bilancini di precisione, vario materiale per il confezionamento in dosi dello stupefacente e sistemi di videosorveglianza, nonché, la somma contante di 966 euro ritenuta provento dell’attività illecita”.
Dopo la convalida dell’arresto, uno dei due giovani è stato sottoposto agli arresti domiciliari e all’altro è stato imposto l’obbligo di dimora, mentre la donna non è stata sottoposta ad alcuna misura.
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