La Corte di Giustizia Tributaria di Trapani ha annullato alcuni avvisi di accertamento Tari e Imu, emessi dai Comuni di Salemi ,Vita e Santa Ninfa, per l’anno di imposta 2015.
Si tratta di una serie di cartelle recapitate a casa dei contribuenti nel 2022, per il pagamento di tributi locali, maggiorati di interessi e sanzioni.
I ricorsi redatti dal legale Francesco Salvo di Salemi, che aveva contestato, fra l’altro, la nullità della notifica eseguita tramite una società di Poste Private, sono stati accolti.
L’Avviso di accertamento, secondo la tesi difensiva, è equiparabile ad un atto giudiziario, per cui lo stesso doveva essere notificato a cura di Poste Italiane e non tramite una società privata, a cui, sempre più spesso, ricorrono i Comuni per risparmiare sulle spese di notifica e spedizione.
In altri termini, queste società private non sarebbero legittimate alla notifica delle ingiunzioni di pagamento emanate dagli Enti Pubblici ed aventi valore di titolo esecutivo.
Per questo la Corte di Giustizia Tributaria ha accettato tale contestazione, rispetto a tutti gli altri motivi di ricorso: “L’eccezione sollevata è fondata atteso che la notifica dell’avviso di pagamento sarebbe avvenuta mediante Poste private, della quale non si ha alcuna certezza che la raccomandata sia stata consegnata al destinatario. Gli invii raccomandati attinenti alle procedure giudiziarie sono riservati al servizio universale che assicura le prestazioni in tutti i punti del territorio nazionale e per questo motivo il servizio fornito da una società privata non è valido e non certifica la certezza della data di spedizione e di ricezione.
Il concessionario del servizio recapito postale privato (...) può espletare i servizi relativi agli invii raccomandati ed invii assicurati che non siano pertinenti a procedure giudiziarie. Ne consegue che il servizio di una ditta privata in mancanza di prova contraria, non ha il potere, né la legittimazione a notificare atti di che trattasi.”
