Caro mutui "prima casa": Adiconsum e Cisl chiedono più fondi per il bonus regionale

"Tante domande per il fondo di solidarietà sui mutui ‘prima casa’ a tasso variabile, servono più risorse”

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
03 Aprile 2025 12:40
Caro mutui

“Auspichiamo che al più presto la Regione~possa rimpinguare le somme destinate al Fondo Irfis Fin Sicilia SPA, per il bonus che serve a compensare gli interessi pagati sui mutui a tasso variabile per l’acquisto della prima casa e che spetta a chi ha ISEE inferiore ai 30 mila euro”. A chiederlo è Antonio Rocco Responsabile Adiconsum Palermo Trapani. “Da tempo infatti moltissimi consumatori dei nostri territori di Palermo e Trapani, con notevoli difficoltà economiche, chiedono novità circa la riapertura dei termini per accedere al fondo di solidarietà, per cui erano stati destinati 50 milioni di euro, che ha permesso a moltissime famiglie (si contano oltre 32 mila richieste), di recuperare buona parte degli interessi pagati per effetto dell’innalzamento del costo del denaro avvenuto tra il 2022 e il 2023”.

“Rimpinguare il fondo consentirebbe l’erogazione del contributo a chi, pur avendo presentato tempestivamente la domanda di accesso, non è riuscito ad entrare in graduatoria non tanto perché privo dei requisiti, ma per mancanza di tempo necessario per dare corso alle richieste di integrazione documentale, pervenute da~ IRFIS a ridosso della scadenza fissata nel 2024”. Sebbene negli ultimi mesi si è assistito a una graduale riduzione del tasso BCE, i ~tassi di interesse sui mutui variabili restano ancora piuttosto elevati e per le famiglie a basso reddito, soprattutto, per quelle che non sono riuscite a posizionarsi positivamente nella graduatoria del 2024.

“E’ molto forte l’esigenza nei nostri territori, dove la crisi ha eroso i risparmi delle famiglie – commenta la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami -. di accedere a questo bonus, per riequilibrare il bilancio familiare e far fronte, in piccola parte, ~alle incertezze future che il contesto storico-economico attuale impone. Ci auguriamo che la richiesta di Adiconsum venga ascoltata”.

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