Cgil, Cisl e Uil Trapani organizzano in sit di protesta davanti l’Asp di Trapani per i ritardi dei referti istologici

In piazza per rivendicare una migliore sanità per la provincia

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
15 Aprile 2025 11:47
Cgil, Cisl e Uil Trapani organizzano in sit di protesta davanti l’Asp di Trapani per i ritardi dei referti istologici

Cgil, Cisl e Uil Trapani giovedì 17 aprile, a partire dalle 9,30, saranno in sit-in davanti la sede dell’Asp di Trapani in via Mazzini per protestare contro la gestione del caso dei ritardi nella processazione degli esami istologici e per ribadire alla direzione dell’azienda sanitaria la necessità della convocazione urgente del tavolo sulla salute costituito nel 2021.“Nelle ultime settimane – affermano i segretari generali Liria Canzoneri, Federica Badami e Tommaso Macaddino – abbiamo più volte scritto all’Asp per chiedere un incontro, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

Nel 2021 l’Asp ha costituito con i sindacati un tavolo permanente di confronto sulla sanità, che però ha convocato una sola volta. Con la manifestazione di giovedì prossimo non vogliamo solo rappresentare lo stato di malessere che in molti vivono in questa provincia relativamente all’episodio dei gravissimi ritardi nella refertazione degli esami istologici e delle conseguenze tragiche in alcuni casi, ma vogliamo soprattutto porre quelle che secondo noi sono le priorità per una sanità migliore.

Questa provincia merita un sistema sanitario efficiente, in grado di rispondere alle reali esigenze delle persone”.E aggiungono: “Per l’occasione, inoltre, abbiamo preparato un documento con le nostre rivendicazioni e priorità da consegnare alla prefetta di Trapani Daniela Lupo, nel quale chiediamo non solo che la prefettura si faccia portavoce presso i governi regionale e nazionale delle nostre istanze, ma anche che venga costituito un tavolo di confronto e di crisi sul tema sanitario”.“Difendere il diritto alla salute – concludono Canzoneri, Badami e Macaddino - significa tutelare la vita, la dignità e il lavoro di chi ogni giorno opera nella sanità pubblica.

Per Cgil, Cisl e Uil questo non è un semplice slogan ma una responsabilità concreta. Rivendicare più risorse per la sanità è per noi una battaglia di civiltà”.

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