Era stato condannato, in primo grado, a risarcire un ciclista caduto all’interno di un cantiere. È stato poi assolto in appello.
È la storia di F. I., legale rappresentante della società “Nuovi Sistemi Edili” di Calatafimi-Segesta che era stato condannato, dal giudice di Pace di Trapani, al pagamento di 900 euro di multa, oltre al risarcimento del danno e il rimborso delle spese legali sostenute dalla parte civile, per un totale di circa 10 mila euro.
Il fatto risale al 2016 quando, un gruppo di ciclisti, nonostante la presenza di numerosi divieti, entrarono per fare ciclo-cross all’interno di un cantiere a Buseto Palizzolo. Uno di questi, probabilmente a causa della velocità e del tratto di strada molto sconnesso, è caduto rovinosamente per terra. A chiamare i soccorsi è stato lo stesso imputato F.I., che quella mattina si trovava in cantiere. Nonostante il tempestivo intervento il giovane ciclista ha comunque deciso di sporgere denuncia contro il suo soccorritore.
Nel corso del giudizio, F. I., difeso dall’avvocato Francesco Salvo di Salemi, ha tentato di dimostrare che quella del suo assistito era solo una delle cinque imprese subappaltatrici dei lavori del parco eolico e soprattutto che era stato nominato un direttore dei lavori e un responsabile della sicurezza del cantiere.
Nonostante ciò, in primo grado, il Giudice di Pace di Trapani aveva condannato l’imputato per il reato di “Lesioni personali colpose”, sentenza che è stata poi ribaltata dal giudice Franco Messina, del Tribunale monocratico di Trapani che ha accolto le eccezioni della difesa.