Concerto della Belìce Folk Studio nella Casa Circondariale di Castelvetrano

La musica supera le sbarre, donando emozioni e speranza ai detenuti

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
22 Giugno 2023 09:52
Concerto della Belìce Folk Studio nella Casa Circondariale di Castelvetrano

Nella mattinata di oggi, in occasione della Festa della Musica, il carcere di Castelvetrano ha vissuto un evento straordinario, senza precedenti, con il tema “Vivi la vita” che ha reso le mura di un luogo, spesso associato a dolore e isolamento, testimoni di emozioni inaspettate: un concerto.

Questa manifestazione rappresenta la più grande celebrazione musicale popolare in Europa, promossa dal Ministero della Cultura, dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), dall'AIPFM (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica) e dalla Commissione Europea.

La Festa della Musica è stata ideata inizialmente in Francia nel 1982, e quest'anno si è celebrata la ventinovesima edizione, come consuetudine, il 21 giugno 2023. L'evento ha coinvolto numerose iniziative in tutto il territorio europeo, in coincidenza con il solstizio d'estate, con ben 9.000 eventi in programma.

Grazie all'intraprendenza dell'educatrice dott.ssa Selenia Conigliaro e del dott. Antonino Ditta, presidente dell'associazione "Gioia di Vivere", i detenuti hanno potuto godere di un concerto unico, promuovendo l'inclusione e l'empatia attraverso le note della musica.

Per rendere l'evento ancora più speciale, il dott. Ditta ha contattato la band Belìce Folk Studio, conosciuta per la loro abilità nel coinvolgere il pubblico con i loro canti siciliani e popolari.

La Belìce Folk Studio è stata una scelta eccellente per portare la musica nel carcere di Castelvetrano. Questo gruppo musicale, con la sua vasta esperienza nel genere dei canti siciliani e popolari, ha dimostrato di avere un talento unico nel coinvolgere il pubblico e trasmettere emozioni profonde attraverso le loro performance.

Composta da musicisti appassionati e talentuosi, quali Rosario Guzzo per voce e chitarra, Christian Cutrona al violino, Giuseppe Stabile all’oboe e sax, Giuseppe Dilluvio alle percussioni, la Belìce Folk Studio è conosciuta per l'abilità nel preservare e diffondere la ricchezza del patrimonio musicale siciliano. Con strumenti tradizionali e voci coinvolgenti, sono in grado di creare un'atmosfera autentica e coinvolgente che cattura l'attenzione di chi li ascolta.

Grazie alla loro presenza, i detenuti del carcere di Castelvetrano hanno potuto vivere un'esperienza musicale unica, che li ha avvicinati alle loro radici culturali e ha rafforzato il senso di identità e appartenenza.

La band Belice Folk Studio merita il riconoscimento per aver donato il proprio tempo e il proprio talento per un'occasione così significativa. La loro partecipazione ha reso possibile la trasformazione di un luogo spesso caratterizzato dalla privazione in uno spazio di condivisione e rinascita. Grazie alla loro musica coinvolgente, hanno dimostrato che la musica può essere un'arma potente per promuovere il cambiamento sociale e il recupero delle persone, anche in ambienti difficili come il carcere.

A rendere possibile questo evento straordinario, c'è stato anche il sostegno dell'Istituto Comprensivo Capuana-Pardo. La dirigente prof.ssa Anna Vania Stallone ha dimostrato una sensibilità eccezionale, permettendo al professor Rosario Guzzo, musicista della Belìce Folk Studio, di lasciare temporaneamente i suoi impegni accademici, nonostante gli esami di terza media imminenti. Questa decisione ha sconvolto l'intero istituto, ma ha dimostrato quanto sia importante il valore della musica come strumento di crescita e riabilitazione.

La partecipazione del personale penitenziario ha svolto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’evento. Grazie alla loro dedizione e impegno, il concerto è stato organizzato senza intoppi, creando un ambiente sicuro e favorevole per tutti i presenti.

La musica ha il potere di guarire e unire le persone, superando le differenze e le barriere che spesso separano le nostre vite. L'evento di oggi nel carcere di Castelvetrano ha dimostrato che, anche in un contesto tanto complesso come quello carcerario, la musica può aprire porte e creare un ponte verso la speranza. È un esempio tangibile di come l'arte possa influire positivamente sulla vita delle persone e offrire una nuova prospettiva di cambiamento e rinascita . La melodia ha trascinato i cuori e le menti in un viaggio emotivo, permettendo ai detenuti di dimenticare per un istante la loro situazione e di abbracciare un momento di gioia.

Che sia una canzone, un concerto o un'intera orchestra, la musica rimarrà sempre una forza inarrestabile capace di illuminare anche i luoghi più bui. E l'evento di oggi nel carcere di Castelvetrano ne è stata un'ulteriore prova, un'esperienza di condivisione e umanità che resterà incisa nei cuori e nelle menti dei detenuti, dimostrando che la speranza può trovare un eco anche tra le sbarre più rigide.

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