I 55mila film donati a Salemi sono tornati a New York

La prestigiosa collezione cinematografica rimasta chiusa in un magazzino per 12 anni.

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
02 Dicembre 2022 14:57
 I 55mila film donati a Salemi sono tornati a New York

Kim Youg-man è un cinefilo americano di origine coreane e fondatore di kim’s Video & Music, una videoteca aperta nel 1987 a New York. La videoteca diventò fin da subito un luogo dove appassionati di film si incontravano per scambiarsi opinioni e consigli. Ma nel 2008 a causa della diffusione di internet e della pirateria online, Kim fu costretto a chiudere la videoteca, non sapendo cosa fare della collezione di 55mila pellicole del meglio del cinema indipendente americano e orientale, fece un appello sul web nella speranza di trovare un mecenate in grado di salvarla ponendo solo tre condizioni: tenerla intatta, aggiornarla e renderla accessibile.

A convincere Kim tra tutte le proposte ricevute da ogni parte del mondo, fu quella di Franca Pauli e Dario Colombo della Fondazione Clio in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Salemi, con a capo l’ex sindaco Vittorio Sgarbi e il noto fotografo ed ex assessore alla Creatività Oliviero Toscani.

Nel febbraio del 2009 il prezioso container arrivò nel centro storico di Salemi, e migliaglia tra cassette e dvd vennero trasportate nella loro nuova sede. L’arrivo della collezione di Kim venne accolta con molto entusiasmo, Il progetto finanziato anche dalla Regione Siciliana con un contributo di 867 mila euro, prevedeva la realizzazione del “Centro Kim”, una specie di museo. L’intenzione del comune, come aveva detto Sgarbi ai tempi, era renderla pubblica e digitalizzarla, ma il Centro Kim non fu mai aperto.

A complicare la realizzazione del progetto vi furono le dimissioni di Sgarbi da sindaco, nel 2012, a causa di possibili infiltrazioni mafiose, e le dimissioni avvenute qualche anno prima dell’ex assessore Toscani.

Nel 2014 un articolo della Stampa rivelò che la collezione era stata abbandonata in un magazzino chiuso al pubblico, e solo una parte dei film digitalizzata grazie all’impegno di alcune associazioni, così non si concretizzò mai l’ambizioso progetto iniziale.

Nel 2017 il regista David Redmon, venuto a conoscenza della notizia, partì per Salemi per verificare le condizioni in cui versavano i film. “Vederli lì in quell’edificio abbandonato mi ha messo tristezza” dichiarò Redmon che successivamente contattò Kim per chiedere il permesso di riportare la collezione a New York.

Così I film sono stati rispediti negli Stati Uniti grazie a una convenzione firmata tra Kim e il comune di Salemi che prevede il «comodato d’uso gratuito al signor Kim per 10 anni, salvo rinnovo espresso per uguale periodo». Significa che i film potranno rimanere negli Stati Uniti al massimo per 20 anni, poi dovranno tornare in Sicilia.

L’accordo inoltre prevede che nella videoteca di New York dove è stata depositata la collezione, siano messe a disposizione delle brochure e foto pubblicitarie di Salemi, per dare alla città una visibilità maggiore negli USA. Giorno 21 luglio il comune ha conferito la cittadinanza onoraria a Kim, dando anche vita ad un nuovo festival cinematografico di Salemi, che prende proprio il nome di CineKim. 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza