Inizia oggi il Ramadan. Come viene vissuto a Mazara del Vallo

Nella città, la più musulmana d'Italia, osservato dal 20% della popolazione Perché la data spostata di un giorno

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
23 Marzo 2023 12:30
Inizia oggi il Ramadan. Come viene vissuto a Mazara del Vallo

Da oggi per circa il 20% della popolazione di Mazara del Vallo che professa la religione islamica, è iniziata l'osservanza del Ramadan. Il Ramadan è il nome del nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano, nel quale, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano “come guida per gli uomini di retta direzione e salvezza” (Sura II, v. 185). Il Ramadan è il mese più sacro dei musulmani - che sono circa 1,6 miliardi in tutto il mondo - e il periodo dell’anno in cui si celebra è lo stesso in tutti i Paesi islamici.

È il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso. Il Ramadan dura 29-30 giorni: nel 2023 (calendario gregoriano) va dal 23 marzo al 22 aprile. Il mese di Ramadan non cade sempre nello stesso periodo del calendario gregoriano, perché quello degli islamici è un calendario lunare (l'anno lunare dura circa 11 giorni meno di quello solare), e la numerazione dell'anno non coincide perché i musulmani iniziano a contare dal nostro 622 d.C., quando Maometto lasciò la Mecca per recarsi a Medina.

Ramadan è il nome del nono mese dell'anno nel calendario musulmano, nel quale, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano "come guida per gli uomini di retta direzione e salvezza". Quest'anno il Ramadan slitterà di un giorno rispetto a quanto previsto. Il motivo dello slittamento è dovuto al mancato avvistamento della nuova luna crescente. Lo ha stabilito la Corte suprema dell'Arabia Saudita, così come il comitato per l'avvistamento della luna degli Emirati Arabi Uniti e la Casa delle Fatwa della Libia, di spostare al 23 marzo l'inizio del Ramadan e di fissare per il 22 di marzo il trentesimo e ultimo giorno dello Sha'ban, ovvero l'ottavo mese del calendario islamico.

I Musulmani di fede Islamica devono osservare cinque doveri: Il digiuno (sawn), la professione di fede (kalima), la recita quotidiana delle cinque preghiere (salat), l'elargizione delle elemosine (zakat) e il compimento, almeno una volta nella vita, del pellegrinaggio (hagg) a La Mecca (Arabia Saudita). La mancata osservanza di questi precetti, in alcune delle comunità più osservanti, può comportare l'imputazione del reato di apostasia (abbandono formale e volontario della propria religione).

I musulmani di Mazara (non solo tunisini ma anche marocchini, slavi e lavoratori originari dei Paesi dell'Africa subsahariana) si sono preparati alla preghiera collettiva del Ramadan. I più osservatori della dottrina andranno a pregare nell'immobile adibito a moschea "Ettakwa" (in foto copertina) all'interno della kasbah. Alla fine del Ramadan c'è "Eid - al - Fitri", cioè la festa della rottura del digiuno. I musulmani mazaresi quel giorno, come accade ormai da anni, si riuniscono in piazzale Giovan Battista Quinci per celebrare l'evento; qui arrivano anche musulmani dai paesi vicini, da Campobello di Mazara, Castelvetrano, dalla Valle del Belice, è un grande incontro, un ritorno simbolico alla loro terra comune.

Il Ramadan è un momento di condivisione e di unione. È usanza invitare i propri vicini e amici a condividere tutti insieme il pranzo serale - chiamato “Iftar” - e a recitare particolari preghiere dette “Tarawih”. Alcune differenze nella tradizione si riscontrano nei cibi che si possono mangiare quando cala il sole. Ogni Paese ha delle particolarità: per esempio, in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l'agnello (non il pollo o il montone) arricchito da uvetta; in Siria e in Giordania invece si mangiano i katai, dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero. Durante il Ramadan si bevono succhi di frutta, e nei Paesi del Maghreb quello di liquirizia, che alza la pressione sanguigna, perché chi digiuna ce l'ha più bassa del solito.

A tutti i nostri fratelli musulmani

Ramadan Mubarak

رمضان مبارك

Francesco Mezzapelle

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