Concluso lo stato di agitazione dei marittimi della Caronte & Tourist

A seguito del taglio degli stipendi del 30%.

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
18 Giugno 2024 16:37
Concluso lo stato di agitazione dei marittimi della Caronte & Tourist

Si conclude oggi 18 giugno lo stato di agitazione di quattro giorni proclamato delle Assemblee Sindacali Unitarie indette da FILT-CGIL, FIT-CISL e UIL-TRASPORTI, a firma dei tre segretari regionali Alessandro Grasso, Dionisio Giordano e V. Katia Di Cristina, che ha coinvolto 450 marittimi della Caronte & TouristIsole Minori (CTIM).

La comunicazione era giunta il 13 giugno scorso alla Società di navigazione e ai suoi marittimi come atto dovuto in riferimento al taglio del 30% della busta paga del mese di maggio 2024 del solo personale navigante, escludendo di fatto dall’azione il personale di terra, quelli degli uffici.

A determinare il suddetto taglio, rende noto la CTIM, è stata la mancata erogazione da parte della Regione Siciliana dei fondi pubblici. Nello specifico, la Compagnia di navigazione fa sapere di essere ancora in attesa del pagamento di circa 10 milioni di euro dalla Regione, crediti legati a servizi resi ma ancora non pagati, con 9 mesi di ritardo. Questo, unitamente al sequestro dei beni percirca 30 milioni di euro eseguito dall’Autorità Giudiziaria nei mesi precedenti, ha causato alla Compagnia una crisi di liquidità.

Alla luce di quella che è stata interpretata come un’azione discriminante, i Sindacati hanno sollecitato il personale navigante a riunirsi in assemblee durante la prima ora di servizio su tutte le navi in linea, in cantiere o ferme. E ciò, per le navi in linea, ha comportato il ritardo nelle partenze e negli arrivi nei porti di destinazione. Con un disagio arrecato non solo ai passeggeri che si sono visti ritardare partenze e arrivi, ma anche (soprattutto) al personale navigante che ha dovuto prolungare gli orari di lavoro. Creando malcontento su malcontento. Ma per una giusta causa.

Originale l’iniziativa che ha visto protagonista il traghetto Sansovino che ieri mattina, in arrivo nel porto di Lampedusa, ha appeso un lenzuolo bianco a poppa della nave a mo’ di striscione di protesta pacifica e altri due nelle transenne a terra, con le scritte “La dignità dei marittimi viene prima di tutto. -30%” e “Non basta il 30% per risolvere i nostri problemi”.

I marittimi si chiedono, inoltre, se tale iniziativa sia legale. Se un datore di lavoro possa arbitrariamente decidere di tagliare lo stipendio ai suoi dipendenti e, per di più, a una sola categoria.

Si spera che le parti in causa possano arrivare presto a una soluzione così da potere riprendere serenamente a operare ognuno secondo le proprie mansioni.

Giuliana Raffaelli

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