Riceviamo e pubblichiamo una nota del responsabile Rapporti istituzionali di Agripesca, l'ex assessore regionale Toni Scilla. Ecco quanto si legge:
"utile e proficuo incontro con il Direttore del Dipartimento Pesca nazionale Francesco Saverio Abate. Per prima cosa abbiamo evidenziato la nostra convinta contrarietà al piano d’azione dell’UE proposto dal Commissario Sinkevicius che di fatto porterà alla chiusura del sistema di pesca a strascico.Per quanto concerne il decreto di ripartizione del contingente nazionale di cattura del tonno rosso per l’anno 2023, abbiamo apprezzato l’apertura verso la piccola pesca costiera e l’obiettivo di mettere a sistema l’intero comparto; riteniamo necessario, tuttavia, un ulteriore sforzo in riferimento al Sistema Palangaro (LL).
Considerato, tra l'altro, che il decreto di ripartizione 2023 ha valenza sperimentale, sarà sicuramente cura del Ministero valutarne gli effetti ed intervenire a tutela degli interessi di tutto il settore.Abbiamo ragionato inoltre sull’eventuale introduzione delle quote di cattura anche per il gambero rosso.Altro tema discusso, infine, ha riguardato la realizzazione del parco eolico offshore nel Canale di Sicilia, questione che Agripesca ritiene dirimente rispetto al futuro dell’intero comparto ittico.
La pesca, in Sicilia, rappresenta non soltanto un’attività economica che produce un indotto notevole, anche sul piano occupazionale, ma costituisce altresì un patrimonio di storia, cultura, tradizioni da tutelare e sviluppare. Dunque riteniamo non pertinenti le compensazioni economiche, anche rilevanti, prospettate per la realizzazione di questi tipi di impianti. La questione è vitale e va affrontata, a tutela dei pescatori, con competenza e prospettiva attraverso il coinvolgimento degli operatori del settore, valutando certamente gli aspetti positivi dell’innovazione che devono però integrarsi con le peculiarità del mondo della pesca".
