Un fiume di oltre ventimila tra agricoltori e allevatori ha invaso ieri, 28 maggio, le strade di Palermo per gridare "aiuto" a causa della siccità che sta mettendo in ginocchio l'intero settore . Una manifestazione imponente, organizzata da Coldiretti Sicilia, che ha visto sfilare per le vie del capoluogo isolano migliaia di persone provenienti da tutte le province, giunte per chiedere "interventi immediati contro una siccità devastante" che, come denuncia la Coldiretti, "è stata aggravata dall'immobilismo delle istituzioni locali".
"Stiamo macellando anni di lavoro", "La Sicilia assetata non può più aspettare", "Senza agricoltura non c'è cibo" questi i messaggi che si leggevano sui cartelli dei manifestanti, uniti a striscioni e migliaia di bandier. Un grido di dolore e di rabbia che denuncia una situazione drammatica con raccolti azzerati, animali senza acqua e cibo, aziende allo stremo. Gli animali pascolano in campagne completamente aride, gli allevatori sono costretti a macellare il bestiame.
"Occorrono misure immediate per sostenere le aziende colpite dalla siccità e dai costi di produzione triplicati", tuona Coldiretti. "Serve un piano straordinario per la distribuzione di acqua e foraggi, ma anche misure per il ristoro dei danni e la ripresa delle attività".
Un primo segnale è arrivato dal Ministro dell'Agricoltura che, la scorsa settimana, ha annunciato lo stanziamento di 15 milioni di euro per aiutare gli agricoltori. Ma per Coldiretti è solo un primo passo: "Serve un'azione rapida e concreta per far arrivare i finanziamenti alle aziende e consentire loro di acquistare quanto necessario per salvare gli animali e rilanciare la produzione".
