«La piscina di Gibellina, scandalosamente chiusa da più di 10 anni, va restituita al più presto alla fruizione pubblica. Il Governo della Regione Siciliana anziché preoccuparsi di come ripristinare le “poltrone” provinciali dovrebbe interessarsi prioritariamente di garantire i servizi ai cittadini che in questi anni sono finiti nell’abbandono proprio per l’impossibilità, anche economica e finanziaria, delle ex Province Regionali di farvi fronte».
Questo il senso della interrogazione che la deputata regionale trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, ha presentato nelle scorse settimane al Presidente della Regione, e agli assessori allo sport e alle infrastrutture.
«La Regione - continua Ciminnisi - non può assistere, inerte, a questo esempio di cattiva amministrazione. Se non vuole rendersene complice dovrebbe sollecitare il Libero Consorzio Comunale di Trapani, proprietario dell’impianto, perché individui una soluzione tecnica e giuridica per l’affidamento e la riapertura. Anzi, è la Regione che dovrebbe dirci cosa intende fare per garantire alla popolazione del Belìce il diritto allo sport, per mostrarsi sensibile e attenta ai bisogni dei territori delle aree interne».
«Dopo più di dieci anni è giunto il tempo di dare una risposta, di uscire dalla palude della burocrazia, del “non si può fare”, e di richiamare l’ex provincia regionale alle sue responsabilità. In alternativa, che sia la Regione a determinare un intervento, a prendere una decisione, prima che l’ulteriore trascorrere del tempo rechi ancora più danni all’unica struttura nel comprensorio belicino» conclude la deputata trapanese.
Breve cronistoria dell’impianto:
- La sua realizzazione fu voluta dall’allora presidente della Provincia di Trapani, Giulia Adamo.
- La piscina fu affidata alla Megaservice, società partecipata della ex Provincia di Trapani.
- La piscina fu chiusa nel 2012.
- La chiusura della piscina di Gibellina è collegabile, anche, alla abolizione delle Province e al limbo che si è creato nella gestione degli impianti provinciali.
- Lo scioglimento della Megaservice non ha più permesso la manutenzione della piscina.
- Nel novembre 2012 una petizione raccolsepiù di mille firme con richiesta di riapertura della struttura e proposta di affidamento ai Comuni dell’Unione Valle del Belice (Gibellina, Santa Ninfa, Partanna, Salaparuta e Poggioreale).
- Nel 2015 il Comune di Gibellina valutò i costi per la gestione annuale in circa 90mila euro, troppi per le casse del piccolo comune.
- Inoltre già nel 2015 fu necessario prevedere costosi lavori di manutenzione al sistema di ricircolo dell’acqua.
- Il Libero Consorzio ha sempre motivato la chiusura ai vincoli di bilancio e ai minori trasferimenti di Stato e Regione che hanno impedito un piano di ristrutturazione.
- Nel corso degli anni (già nel 2011 e poi nel 2018) furono indetti bandi per la ristrutturazione e la gestione dell’impianto, ma le gare andarono deserte.
Comunicato stampa