È stato presentato, nell’ambito delle attività della seconda edizione del Belìce ArtBook Festival, il nuovo piano programmatico 24/28 della Rete Museale e Naturale Belicina, che si configura come un documento fortemente identitario e legato allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di tutta la Valle del Belìce.
Il documento è stato esposto dal presidente Giuseppe Maiorana, durante il talk tematico che ha avuto luogo sabato 28 settembre negli spazi della Biblioteca Comunale di Santa Ninfa, dove per l’occasione erano presenti i membri del direttivo ed i rappresentanti dei Comuni soci della Rete, con l’obiettivo di condividere assieme a tutti i soci, pubblici e privati, ma anche con gli attori locali e con quelli con cui sono state attivati protocolli di intesa, un percorso di costruzione e attuazione di una Rete Museale e Naturale Belicina sempre al passo con i tempi.Il documento programmatico che pianifica le attività previste nel prossimo quadriennio per il network che unisce musei, luoghi di cultura, riserve naturali e parchi archeologici tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, è sviluppato dunque su alcune macro-aree di intervento, tra cui Valorizzazione e Promozione, Formazione e Educazione, Progettazione e Innovazione.Perciò per i prossimi quattro anni la Rete sarà chiamata a giocare un ruolo cruciale nel canalizzare le energie creative, favorendo sinergie tra il contesto culturale, il sistema imprenditoriale e il territorio belicino.Così per garantire continuità e slancio al percorso di rilancio della Rete, sarà indispensabile valorizzare ulteriormente il patrimonio storico, artistico e culturale del territorio, non solo preservando quanto esiste, ma promuovendo una sua reinterpretazione in chiave contemporanea.Nel corso del prossimo quadriennio, inoltre, ci si propone di avviare ulteriori strategie di valorizzazione dei beni materiali e immateriali raccolti nei musei e nei luoghi culturali della Valle del Belìce, in stretta collaborazione con BiblioTp – Rete delle Biblioteche di Trapani, e con la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani.In questo senso, sarà opportuno riorganizzare la realtà associativa attraverso una nuova governance, al fine offrire maggiore supporto ai musei della Rete, anche attraverso la realizzazione di un “Osservatorio dei musei, delle riserve e dei luoghi della cultura”.
Tale strumento avrà lo scopo di monitorare gli standard gestionali delle realtà presenti nella Valle del Belìce, offrendo anche specifiche attività di supporto, nell’ottica di favorire la missione “sociale” di musei, riserve e luoghi della cultura, che siano sempre più deputati al dialogo interculturale e intergenerazionale.Altri obiettivi della Rete, nel periodo 24/28, sono il dare continuità al processo di valorizzazione delle giovani professionalità che vivono e che lavorano nel territorio belicino, l’aggregare il più possibile nuovi soci e l’attivare nuove collaborazioni con università, accademie di belle arti, associazioni di settore, senza dimenticare soggetti imprenditoriali che scommettono sul binomio natura/cultura.Per fare tutto ciò, però, è necessario portare a compimento uno step già avviato e pianificato, ovvero l’aggiornamento dello Statuto Associativo della Rete Museale e Naturale Belicina, secondo le indicazioni della legge delega 106/2016, affinché si abbia la trasformazione in Fondazione di Partecipazione.
Solo attraverso tale passaggio la Rete potrà usufruire di tutti gli strumenti necessari a realizzare gli obiettivi che ci si pone con il nuovo piano programmatico, per riscoprire l’ecosistema culturale della Valle del Belìce.
Comunicato stampa