Salemi alle urne col maggioritario. Come si vota alle comunali del 28 aprile 2019

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
26 Aprile 2019 12:39
Salemi alle urne col maggioritario. Come si vota alle comunali del 28 aprile 2019

Domenica 28 aprile si svolgeranno in Sicilia le elezioni amministrative. Sono 34 Comuni siciliani chiamati al voto il 28 aprile. Si vota, solo domenica, dalle ore 7 alle 23 e lo scrutinio delle 19 sezioni, inizierà al termine delle operazioni di voto. Nei Comuni con popolazione fino a 15mila abitanti, come Salemi, verrà, eletto al primo turno il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti validi anche se non raggiunge il cinquanta per cento. Nessun ballottaggio dunque, neppure se il primo e il secondo candidato si discostano, uno dall'altro, per 1 solo voto. Salemi sperimenterà per la prima volta il sistema maggioritario con turno unico, già in vigore da tempo nei comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti.

Scende il numero degli elettori: dai 10.288 del 2014 si passa a 10.092 (maschi 4880, femmine 5212). L’elettore può votare in differenti modi: - solo per il candidato sindaco - per un candidato sindaco e la lista ad esso collegata - per un candidato sindaco e una lista ad esso non collegata (voto disgiunto). - per una lista e i relativi consiglieri (attribuendo così automaticamente la preferenza anche al candidato sindaco collegato secondo il noto effetto trascinamento) Per il Consiglio comunale, l’elettore può esprimere la propria preferenza scrivendo il cognome (o nome e cognome in caso di omonimia), del candidato prescelto di fianco al simbolo della sua lista.

Qualora volesse esprimere due preferenze, dovranno essere una di genere maschile e l’altra di genere femminile, pena la nullità del secondo nome scritto. Inoltre entrambi i candidati consiglieri dovranno appartenere alla stessa lista ( non si può votare per un candidato consigliere di una lista e la candidata di un’altra) . Il voto disgiunto potrebbe portare, ma accade in pochissimi casi, al fenomeno dell’«anatra zoppa»: un candidato eletto sindaco ma senza maggioranza in consiglio comunale.

Il nuovo sistema elettorale tuttavia spinge proprio a garantire la maggioranza in consiglio. Un discorso diverso va fatto per la minoranza. Diversamente da quanto avveniva prima, tra le fila dell’opposizione siederà il l’aspirante sindaco arrivato secondo con 4 consiglieri appartenenti alla lista che otterrà almeno il 20 per cento dei consensi. Non vi è dunque una ripartizione proporzionale dei seggi tra i candidati consiglieri che hanno ottenuto più voti. Entra in vigore la nuova norma sul taglio delle poltrone negli enti locali.

A Salemi dunque ci saranno quindi sedici posti in Consiglio comunale e non più venti, mentre da quest'anno, potrebbero passare da 4 a 5 gli assessori in Giunta in base allo Statuto comunale. Si può votare utilizzando solo ed esclusivamente la matita copiativa data dagli scrutatori. Inoltre non bisogna subito inserire la scheda elettorale nell'urna. Sulla scheda è infatti presente il «tagliando antifrode». All’uscita dalla cabina elettorale, la scheda va consegnata al presidente del seggio che provvede a piegare e strappare con cura il lembo tratteggiato dove è contenuto il bollino.

La scheda torna così anonima, ma si ha la certezza che è quella originale e effettivamente consegnata all’elettore. In caso di deterioramento, smarrimento o furto della tessera elettorale il cittadino può richiedere un duplicato della tessera presentando domanda all'ufficio Elettorale di Salemi il giorno stesso delle votazioni.

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