Salemi. In merito alle gestione del campo dei padri Cappuccini è voluto intervenire il direttore tecnico dell’associazione sportiva “A.S.D Città di Salemi” Baldo Benenati.
«Desideravo puntualizzare e chiarire la posizione dell’associazione “Città di Salemi” che dal 2014 si prende cura della pulizia e della manutenzione della struttura del campo dei padri cappuccini. La gestione di tale spazio è stata eseguita a proprio spese con dei lavori di pulizia ordinaria e straordinaria, seguendo sempre le indicazioni e le linee guida del responsabile dei Padri Cappuccini, e grazie a tutti sacerdoti che, nel corso degli anni si sono alternati, dando la massima disponibilità nell’utilizzo della struttura.
La stessa associazione, dopo essersi fatto carico negli anni della pulizia e la messa in sicurezza del campo, ha concesso negli anni a ben tre associazioni l’utilizzo gratuito del campo da gioco sia per attività rivolte ai ragazzi sia per quelle rivolte agli extracomunitari.
Tutto il lavoro di manutenzione è stato sempre e solo esclusivamente svolto dall’associazione sportiva “A.S.D Città di Salemi” fino al 30 Maggio 2019, in quanto dal settembre 2019 l’attività agonistica è stata spostata presso lo stadio San Giacomo, in cui, per poter usufruire del campo, ha effettuato dei lavori edili riguardanti la sistemazione degli impianti idraulici, di quelli elettrici, oltre che della pittura, in sinergia con un’altra associazione; facendosi ulteriormente carico, dopo tantissimi anni di oblio, della messa in sicurezza del tetto degli spogliatoi. Il tutto è continuato fino al 1^ marzo del 2020 quando, a causa della pandemia che ha investito tutto il mondo, l’attività agonistica è stata sospesa, ed ad oggi giugno 2021 non è ripresa regolarmente.
Ho sentito il dover di raccontare i fatti per coloro che amano veramente la promozione sportiva della nostra città – ha infine chiosato Benenati- e non si prodigano solo ed esclusivamente a muovere delle critiche gratuite e infondate sul nostro operato, non dimostrando di avere una reale cultura sportiva che oggi non ci consente ancora di poter usufruire del palazzetto dello sport, chiuso ormai da anni».