Salemi, Infiltrazioni d’acqua in alcuni immobili. Lamentele da parte dei cittadini

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
27 Marzo 2021 18:18
Salemi, Infiltrazioni d’acqua in alcuni immobili. Lamentele da parte dei cittadini

Riceviamo e trasmettiamo il comunicato stampa redatto da un gruppo di cittadini salemitani e dai loro legali: "L’ACCERTATA FATISCENZA DELLE CONDUTTURE IDRICHE DEL COMUNE DI SALEMI – LA MALA GESTIO DELL’E.A.S. ED IL MENEFREGHISMO DELL’ENTE È di qualche settimana fa l’esito del giudizio avente ad oggetto un ricorso per accertamento tecnico preventivo promosso da alcuni cittadini salemitani – assistiti dagli avvocati Giuseppe Masaracchia e Francesco Paolo Elio De Felice - contro il Comune di Salemi.

I ricorrenti sono tutti proprietari e legittimi possessori di unità immobiliari site nel Comune di Salemi, alcune adiacenti altre insistenti l’area a ridosso del Monte delle Rose/via Villa Scimemi, in posizione sottomessa a quest’ultimi proprio per l’andamento collinare del terreno. Da anni il sito in questione è interessato dall’attraversamento di un rilevante flusso d’acqua che, dalla parte a monte, si riversa nella sede stradale di via Villa Scimemi (adiacente al sito collinare), di via P.

Oliveri (sottomessa al monte) e di via P. Harris (affiancata al monte) e che, secondo l’andamento orografico della zona, defluisce dalla parte sovrastante del monte verso le zone inferiori. L’acqua si riversa costantemente, nei terreni e negli immobili, sino ai cortili interni delle private abitazioni tutte site tra le vie P. Oliveri, P. Harris e via Villa Scimemi. Inutili gli interventi di correzione nel tempo da parte degli stessi proprietari/ricorrenti (in quanto impossibile per loro poter elidere il fenomeno ab origine), tantomeno le segnalazioni alle autorità preposte che, di fatto, non si sono assolutamente interessate a risolvere il problema quantomeno in maniera provvisoria con interventi “tampone”.

Infatti, nonostante il fenomeno fosse da tempo di dominio pubblico, né i tecnici del Comune, né gli amministratori comunali hanno mai preso alcuna corretta iniziativa per risolvere il problema salvaguardando i residenti. Gli immobili ed i terreni di questi cittadini mostrano evidenti segni di danni alle colture ed alle strutture, con forte presenza di umidità nei muri, nei vani ascensori, negli androni e nelle scale comuni; ammaloramenti negli intonaci e nelle pitturazioni, cattivi odori tipici della presenza di muffa, situazioni di insalubrità, di inutilizzabilità e di effettivo pericolo per gli occupanti.

Vista l’insostenibilità della questione ed il totale disinteressamento del Comune, ai danneggiati non rimaneva altra strada che il ricorso al giudice. Ebbene, il procedimento venne incardinato agli inizi del 2019 e l’incarico per gli accertamenti è stato affidato al professo Tullio Tucciarelli dell’Università degli studi di Palermo, C.T.U. nominato. A seguito degli svariati sopralluoghi nel tempo il C.T.U., per dare soluzione ai quesiti posti, ha potuto appurare la totale fatiscenza: delle condutture idriche del Comune in loco, dei bottini di presa, dei macchinari ivi insistenti.

Le conclusioni cui è pervenuto il C.T.U. per spiegare la causa del deflusso idrico e le conseguenti infiltrazioni negli immobili interessati sono: “la presenza di cospicue perdite idriche dalla condotta che collega il serbatoio Monte Rose con il serbatoio Castello…”. Per cui lo stesso consiglia di: “abbandonare l’attuale condotta di alimentazione del serbatoio Castello sostituendola con una nuova condotta …” NOTA STAMPA

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