Si terranno oggi, 26 aprile, i comizi di chiusura della campagna elettorale. I candidati giungono così alla fine di una competizione elettorale atipica, che ha abbracciato uno stile più moderno di comunicazione fatto in parte sui social network e disputata soprattutto in strada. In queste ultime settimane, i candidati delle liste del M5s, Salemi 2024, Futuro e Uniti per Salemi hanno organizzato singolarmente, numerosi incontri e comizi nei quartieri, nelle piazze e nelle contrade della città per incontrare i cittadini e far conoscere le proprie idee.
Al di là di queste occasioni, a causa anche del poco tempo a disposizione, non si è scesi in polemica diretta con i propri avversari, limitando a zero, sul piano giornalistico, le repliche alle schermaglie degli altri candidati. Stasera in piazza Libertà, i quattro candidati a sindaco Rosa, Crimi, Venuti e Rapallo lanceranno il loro ultimo appello al voto ai cittadini di Salemi. In base al sorteggio i primi a salire sul palco alle ore 19 saranno i pentastellati.
A supportare l’aspirante sindaco Rosario Rosa e la lista, M5s Salemi, il Ministro per il Sud Barbara Lezzi, e i sottosegretari di Stato Maurizio Santangelo e Vito Crimi. Alle ore 20,30 toccherà alla lista civica “Futuro” con il candidato sindaco Francesco Giuseppe Crimi che si soffermerà sulla propria esperienza amministrativa e sulle condizioni per far crescere la città Il candidato Domenico Venuti (sindaco uscente), con la lista civica “Salemi 2024” terrà il comizio conclusivo alle 21,45 affrontando i punti cardine del proprio programma, il percorso intrapreso e gli obbiettivi raggiunti in questi anni.
Presenti i ragazzi del laboratorio politico "Terravutata". Infine, a partire dalle ore 23 il candidato sindaco Roberto Rapallo con la lista “Uniti per Salemi” attenderà cittadini e sostenitori per fare il punto di questa campagna elettorale e proporre come gli altri candidati, i punti del programma elettorale della propria squadra. Dalle 24 scatta il silenzio elettorale che durerà per tutta la giornata del 27 e del 28 aprile, fino alla chiusura delle urne.
Due giorni in cui tutti gli aspiranti sindaco, consiglieri (e assessori) non possono più esprimersi sulle consultazioni. È bandita ogni forma di propaganda, dai comizi alle trasmissioni video e audio, e ogni forma di comunicazione politica. La legge sul silenzio elettorale non reca, ad oggi, alcun riferimento alle piattaforme social, sulle quali si è però espresso l’Agcom (l’Autorità garante per le comunicazioni) che invita di fatto ad evitare ogni propaganda in qualsiasi modo e in qualsiasi forma.
