Secondo le disposizioni contenute nel dpcm illustrato ieri sera dal premier Conte ancora molte attività, soprattutto le piccole imprese, non potranno riaprire e ciò comporta enormi difficoltà finanziarie per le stesse che dal mese di Marzo registrano un fatturato pari a zero. Delle dispozioni, quelle contenute nel documento firmato da Conte, che valgono per tutta Italia senza distinzioni tra regioni con diverso numero di contagi in cui in maniera graduale e in sicurezza molte attività chiedevano di poter rialzare le proprie saracinesche.
E proprio questo è stato l'oggetto della chat di cui fanno parte molti commercianti di Trapani. Tutti concordi sul fatto che nelle zone a contagio Zero si poveva consentire la riapertura delle attività commerciali già il 4 maggio anticipando anche tutte le altre misure. "Non si possono mettere tutte le regioni sullo stesso piano- affermano- e penalizzare regioni dove l'incidenza dei contagi è molto bassa e in alcune zone pari anche a 0". Molti aspettano le misure a sostegno delle partite iva che tardano ad arrivare.
"Far riaprire le attività commerciali il 18 maggio indistintamente in tutta Italia - proseguono i commercianti trapanesi- potrebbe significare la fine di molte piccole attività che saranno destinate a chiudere perché non se la sentono di indebitarsi ulteriormente per pagare i debiti contratti per la gestione dalla propria attività". Intanto gli imprenditori hanno deciso di aderire all’iniziativa “Risorgiamo Italia”. "Domani riapriremo le porte delle nostre attività e le faremo rivivere accendendo tutte le luci e il giorno dopo, alle ore 11,00 una piccola delegazione si recherà presso il Comune di Trapani e successivamente in Prefettura per consegnare tutte le chiavi delle nostre attività affinché queste vengano portate direttamente sul tavolo del governo, così da ricordare che noi ci siamo, siamo in tanti e non abbiamo intenzione di arrenderci perché questa volta la posta in gioco è troppo alta".
E proprio pochi minuti fa il sindaco Tranchida ha comunicato di aver inviato una lettera https://www.primapaginatrapani.it/sindaco-tranchida-si-puo-e-si-deve-riaprire-subito-e-in-sicurezza/ ai Presidenti Conte e Musumeci, al Ministro Provenzano, ai sindaci Orlando e De Caro ed agli onorevoli nazionali e regionali, chiedendo urgenti provvedimenti per alleviare le sofferenze del comparto turistico ricettivo, comprensivo di nautica e ristorazione.