Indagato il medico di Messina Denaro. Sarebbe a conoscenza della messinscena

Alfonso Tumbarello è stato anche consigliere provinciale e candidato sindaco.

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
17 Gennaio 2023 14:25
Indagato il medico di Messina Denaro. Sarebbe a conoscenza della messinscena

Dopo l'arresto del super latitante Matteo Messina Denaro e l'individuazione del suo covo, arriva l'iscrizione nel registro degli indagati di Alfonso Tumbarello, il medico 70enne - in pensione da un anno - di Campobello di Mazara (proprio dove è stata trovata la casa-covo dell’ex latitante).

Il medico fu consigliere provinciale, nel 2006 si candidò all'Ars e cinque anni dopo arrivò quinto alle amministrative del comune campobellese in lista con il Popolo delle Libertà.

Era lui il medico che aveva in cura Andrea Bonafede, il nome utilizzato da Matteo Messina Denaro per ricevere le cure anticancro alla clinica La Maddalena di Palermo e che firmava tutte le prescrizioni necessarie. Secondo la Procura, sarebbe stato a conoscenza della messinscena. L'uomo è stato sentito dagli investigatori e lo studio medico è stato perquisito. 

Messina Denaro frequentava la Maddalena dal gennaio 2021. Il 4 maggio 2021 viene operato per la resezione di alcune metastasi al fegato. L'oncologo di Messina Denaro, in un'intervista - concessa a Repubblica - parla di condizioni di salute gravi e di una malattia che ha avuto un'accelerazione negli ultimi mesi. 

«Per noi Matteo Messina Denaro era il signor Andrea Bonafede, tutti i documenti e le prescrizioni in regola, nessun motivo di sospetto» dichiara il medico. 

E in effetti Messina Denaro viene definito da chi ha avuto modo di conoscerlo in clinica come un uomo elegante, gentile, che in reparto portava sempre la giacca da camera. Aveva raccontato di avere due figlie che però vivevano fuori e di non avere altri parenti. Ad una donna che faceva chemio con lui avrebbe pure chiesto il numero di cellulare ma anche altre donne avevano il suo numero con cui era solito scambiare messaggi. 

Addirittura un selfie, con un infermiere della clinica La Maddalena: un po' strano che un latitante acconsenta a scattarsi una foto con uno sconosciuto. Tutta una serie di cose che fanno sorgere nuovi interrogativi sulla rete di protezioni e complicità che hanno permesso a Matteo Messina Denaro di sfuggire alla giustizia per 30 anni. E poi la sua passione per il lusso. Il montone griffato che indossava il giorno dell’arresto ha un valore di 10mila euro. Mentre l'orologio che aveva al polso vale 36mila euro. Tutto molto strano e lontano alle necessità di anonimato di un superlatitante.

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