Una Medea specchio dell'oggi a Segesta

Domani sera il Trio Reijseger Fraanje Sylla al Tempio

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
12 Agosto 2025 13:01
Una Medea specchio dell'oggi a Segesta

“Medea non è solo una donna ma un semidio. Abbandonandola, Giasone non travalica solo le leggi umane, ma offende gli dei. Seneca lo racconta in maniera potente, sulfurea, spiazzante, respingente, senza usare sotterfugi, è tutto lì, sulla scena. Questa tragedia è lo specchio di certi fatti di cronaca di oggi, ascoltiamo di madri che macellano i figli e rimuovono l’atto: in cosa è diversa Medea?”. Se lo chiede Melania Giglio che ieri sera (e in replica stasera, martedì 12 agosto alle 19.30) al Teatro Antico di Segesta ha interpretato la maga mistificatrice e madre assassina in un allestimento potente di Daniele Salvo, molto applaudito dal pubblico.

Una scenografia d’effetto, cinque monoliti a specchio, omaggio a "2001: Odissea nello spazio", riflettevano la cavea strapiena; e una struttura a gradoni, vero cerchio esoterico, offriva la ribalta a una messinscena che ha cercato spesso il confronto con gli spettatori. Sul palco anche Michele Lisi (Giasone), Alfonso Veneroso (Creonte) e Marcella Favilla (la nutrice).

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E domani sera (mercoledì 13 agosto) alle 21.30 al Tempio Dorico il Segesta Teatro Festival diretto da Claudio Collovà si prepara ad un altro appuntamento musicale: “We Were There” è il progetto del Trio formato dal violoncellista Ernst Reijseger, dal pianista Harmen Fraanje e dal cantante e percussionista senegalese Mola Sylla. La loro musica, scelta spesso da Werner Herzog per le colonne sonore dei suoi film, è stata descritta come "una fusione perfetta tra jazz, ritmi africani e note classiche, un linguaggio autonomo, intenso e bellissimo, malinconico e potente”.

We Were There

Il Trio Reijseger Fraanje Sylla collabora con musicisti, poeti, ballerini, attori, pittori, scultori, fotografi e registi; amano le improvvisazioni jazz (con Louis Moholo, Luciano Biondini, Fredrik Ljungkvist), la musica classica e barocca (Erik Bosgraaf), i ritmi tradizionali (Groove Léle dall'Isola della Riunione, Tenores e Cuncordu di Orosei dalla

Sardegna, Ferenc Kovács e Kálmán Balogh dall'Ungheria, Rónán Ó Snodaigh dall'Irlanda).

Prossimi spettacoli, tre prime nazionali. Giovedì (14 agosto) alle 19.30 e in replica la mattina dopo all’alba alle 5, Fenicie di Euripide, coreografia della compagnia Balletto civile, guidata da Monica Lucenti che lo affida ad una formazione under 35. In contemporanea sempre giovedì, ma alle 21.30 al Tempio Dorico, il concerto Celia: musiche e canzoni sui versi del poeta monrealese Antonio Veneziano, progetto premiato dalla SIAE del compositore e pianista Maurizio Curcio con il suo ensemble. A Ferragosto alle 21.30 al tempio, Subversion concerto diPetra Magoni & Arkè String Quartet.

Biglietti sul sito del Segesta Teatro Festival (www.segestateatrofestival.com), al botteghino di Segesta; su vivaticket.com (www.vivaticket.com/it/tour/segesta-teatro-festival-2025/778) e su Coopculture (www.coopculture.it/it/eventi/evento/segesta-teatro-festival-2025/). Valida La Carta del Docente.

Il Segesta Teatro Festival, riconosciuto dalla Regione Siciliana tra le manifestazioni di grande richiamo turistico e culturale, è sostenuto dal MiC - Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta.

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