Vita. Comunicati i vincitori dei contest natalizi

Quest'anno sono stati 3 i contest realizzati: Presepi in famiglia 2021, Presepe condiviso, L’albero di Natale più bello

Valentina
Valentina Mirto
26 Gennaio 2022 10:08
Vita. Comunicati i vincitori dei contest natalizi

Vita. Sono stati comunicati negli scorsi giorni i vincitori dei contest natalizi realizzati durante le feste.

Il 29 dicembre è stato aperto il contest «Presepi in famiglia 2021», giunto alla diciassettesima edizione, mentre il 30 dicembre quello del «L’albero di Natale più bello» (giunto alla sua terza edizione). All’interno di Palazzo Daidone è stata invece allestita la mostra del «Presepe condiviso». Associazioni, famiglie, privati cittadini e ogni classe dei plessi di Vita dell’Istituto comprensivo «Vivona» ha realizzato una tela che rappresentasse un momento particolare del presepe.

Ieri pomeriggio, all’interno del Palazzo municipale, il sindaco Giuseppe Riserbato e Maria Scavuzzo hanno consegnato i premi ai vincitori dei vari contest. Per quanto riguarda “Presepi in famiglia” ad aggiudicarsi il primo premio è stata la famiglia Abate-Salvo, al 2^ posto la Comunità Antonietta e al terzo la famiglia Mirlocca-Gandolfo. Per il contest “Albero più bello” invece il primo posto è andato a Marsia Vattiata seguita da Anna Maria Gandolfo e da Giuseppina Leo.

Per quanto riguarda il “Presepe condiviso” il primo premio è stato vinto dalla classe 5° primaria che ha presentato la tela dal titolo “Mastru Stefano u scarparu” (tela che ricorda Mastro Stefano, il calzolaio del paese, scomparso da qualche anno) con ben 41 voti. Come ci ha spiegato Maria Scavuzzo presidente della Pro loco Vitese per quanto riguarda la votazione per questa iniziativa è stata scelta una modalità diversa.

«A decidere i vincitori della mostra sono stati gli stessi visitatori. Con tutte le dovute precauzione e accortezze abbiamo cercato di riportare un po’ di normalità, ritornando in presenza. Ai ragazzi, lo scorso 14 gennaio, è stata consegnata una targa e un pensierino per ciascuno di loro e per gli insegnanti». 

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