Vita. Anche il Comune di Vita, in seguito alle abbondanti piogge che nelle giornate del 26 settembre e 13 ottobre hanno investito violentemente il territorio vitese, ha richiesto alla Regione Siciliana il “Riconoscimento dello stato di calamità naturale”
Lo scorso 17 ottobre infatti la Giunta comunale, presieduta dal sindaco Giuseppe Riserbato, si è riunita in videoconferenza per analizzare e discutere sui danni provocati dalle avverse condizione metereologiche. Di seguito una parte della delibera approvata
“Le giornate sopra indicate sono state caratterizzate da piovosità di alta intensità in pochissimo tempo, determinando una saturazione dei terreni che hanno riversato, quasi di rigetto, le acque di pioggia e che hanno determinato dei cedimenti e scivolature delle scarpate stradali sia su strade Statali, Provinciali e Comunali, in particolare le “bombe d’acqua” che hanno interessato il territorio comunale hanno determinato delle criticità per le quali questo Ente è intervenuto con interventi di somma urgenza al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza e di normalità sul territorio.Gli smottamenti delle scarpate sulle strade ricadenti nel territorio comunale sono abbastanza frequenti sia durante le piogge che successivamente a causa dell’imbibizione dei terreni e della loro saturazione che determina una reale inconsistenza»
Diverse criticità sono state riscontrate anche in contrada Auro Roccone e Baronia-Cartipoli e nel nuovo e vecchio cimitero.
Per tutte le motivazioni elencate il Comune ha quindi formulato la richiesta di calamità naturale affinché giungono al più presto aiuti e sostegni alla popolazione vitese.
