Decolla ancora più in alto il progetto CI.VA.BE (Cibo della Valle del Belice), con altre Tappe molto interessanti: quelle del 22 e 23 marzo nelle antiche e produttive terre dei Sicani, oggi territorio della Valle del Belice... in attesa di ricevere e guidare, a breve, decine di giornalisti stranieri in visita in tour tra le bellezze del territorio “giacimento” di tante risorse di eccellenza. Questo di fine marzo è un importante e affascinante tour educational, per esperti, autorità, comunicatori, operatori del settore agroalimentare italiani, che offre l’opportunità di conoscere e di godere della bellezza dei luoghi della Valle e di scoprire e gustare le eccellenze anche rare.
Il tour educational ben ideato ed organizzato ad hoc dal prof. Nicola Clemenza, con la sua Azienda Agricola Futura capofila, e dall’attivissima dottoressa Francesca Cerami, Presidente dell’Istituto Dieta Mediterranea, prevede nella mattinata del 22 marzo la visita al caseificio Interrante di Menfi, a seguire una tappa degustativa di prodotti tipici tra gli alberi di ulivo dell’azienda Futura a Partanna, e nel pomeriggio a completamento, sul tema: ”Enogastronomia, Turismo e Sviluppo sostenibile” un confronto-dibattito con esperti ed autorità.
Nella mattinata del 23 marzo è prevista una visita alle Tenute Caracci tra i frutteti e gli uliveti di Partanna, a seguire a Salaparuta, in visita al vigneto dell’azienda Scalia e Oliva. “Lo scopo principale - precisano insieme Clemenza e Cerami - è quello di “far vivere” il comprensorio della Valle del Belice con i suoi prodotti di eccellenza, ambasciatori di sostenibilità, celebrando l’enogastronomia, la cultura dei luoghi, la bellezza dei paesaggi e lo stile di vita che è proprio della Dieta Mediterranea, quest’anno in ideale accostamento con la prestigiosa nomination di “Sicilia Regione Europea gastronomica 2025”.
La nostra Regione è la prima in Italia a ottenere questo autorevole e rilevante riconoscimento internazionale assegnato dall'International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism (Igcat). “Una vittoria che ci permetta di guardare bene al futuro, sapendo programmare una strategia di grande ritorno per tutto il territorio -aggiungono i timonieri del progetto CIVABE - La nostra Regione ha avuto valorizzati i grandi passi avanti fatti da tutti i coltivatori e produttori seri e capaci di fare qualità, offrendo con la varietà dei prodotti un contesto agroalimentare d’eccellenza”.
E’ in perfetta sintonia l’operato dei protagonisti del percorso CIVABE, con le conclusioni della giuria Igcat, alla fine del tour in Sicilia fatto dalla commissione, che ha così motivato la nomination :” ...al termine dell’iter di valutazione compiuto con varie tappe siciliane la delegazione dei commissari ha espresso grande soddisfazione per l’esperienza conoscitiva di straordinaria potenza, non solo per la bellezza dei luoghi, l’unicità delle produzioni e la cultura materiale dei territori, ma anche perché ha potuto verificare tutte le potenzialità di sviluppo”. “Rifacendoci al nostro territorio dell’antica Valle del Belice – sostiene Nicola Clemenza - la chiave di volta di questo progetto di promozione, anche internazionale, è quello di mettere a sistema i nostri prodotti assieme alla capacità attrattiva, con una visione comune e condivisa.
Noi di CIVABE siamo una squadra che si pone come obiettivo la promozione e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali e sostenibili, collegandole alle tradizioni culinarie e storiche, per rinforzare la brand identity del “sistema Belice” rinforzando il legame con le eccellenze culturali e identitarie, e proponendo ai turisti destinazioni esperienziali, capaci di mettere in abbinamento l’attrazione turistica con la gastronomia di qualità, nel rispetto della salute dell’ambiente, dell’uomo e della Comunità”. Il progetto CIVABE è finanziato dal GAL Valle del Belice all’Associazione Temporanea di Scopo Ci.Va.Be. che ha come capofila l’Azienda Agricola Futura di Nicola Clemenza insieme a Tenute Caracci, l'Arte dei curatoli società cooperativa, Leonarda Tardi di Mazzara Calogero, l’Istituto per la promozione e valorizzazione della dieta mediterranea e l’Associazione strada del vino Terre Sicane.
COMUNICATO STAMPA