Negli ultimi giorni è scoppiata una vera e propria bufera mediatica, politica, e crediamo che avrà anche strascichi giudiziari, visto che la stessa Procura di Marsala ha preso in mano le carte del primo caso, evidenziato circa due mesi fa, quello della prof.ssa mazarese Maria Cristina Gallo, in merito ai ritardi, fino a otto mesi, per la consegna da parte dell'ASP di Trapani degli esiti degli esami istologici. Da più parti è stata evidenziata le responsabilità sull'intera vicenda da parte dei vertici della sanità, chiedendone le dimissioni, con riferimento in particolare al direttore generale della ASP Trapani, Ferdinando Croce, che è stato convocato dallo stesso presidente della Regione, Renato Schifani, che ha predisposto una ispezione ed un piano straordinario per esitare quanto prima gli esami in ritardo.
Oggi riceviamo la notizia da parte della stessa ASP Trapani che vi è in corso una petizione on line tra i dipendenti dell’Asp di Trapani a sostegno del direttore generale dott.
Ferdinando Croce e che in dodici ore sarebbero state raccolte 1.300 firme. Ecco il testo della petizione:
"Sono questi giorni di grande apprensione e sconforto per i gravissimi fatti accaduti relativi ai ritardi inammissibili nell’espletamento e consegna degli esami istologici e noti oramai a tutti dopo la diffusione da parte della stampa. Quanto accaduto è di una gravità inaudita e ha pregiudicato la possibilità di cura di gravi malattie per un numero ancora imprecisato di pazienti, vittime di una ingiustificabile inadempienza da parte di ASP Trapani, che ha così messo a rischio potenzialmente l’intera collettività provinciale.
Ciò nonostante, riteniamo che l’ASP di Trapani rimanga un’azienda in grado di poter continuare a dare risposte sanitarie adeguate attraverso il proprio personale medico, amministrativo, tecnico, infermieristico ed ausiliario, che ogni giorno con serietà e competenza si adopera senza risparmiarsi per la salute dei cittadini della provincia di Trapani. I fatti in oggetto tuttavia proiettano agli occhi della collettività la peggiore delle immagini possibili per ASP Trapani, incutendo nella gente rabbia, timori e un senso diffuso di inevitabile diffidenza.
Proprio per questo la politica, che soprassiede alla gestione della sanità, se davvero tiene alla salute della gente del territorio di ASP Trapani, dovrebbe essere in grado, in questo momento, di dare una risposta adeguata affrontando il problema alle radici al netto degli interessi elettorali e delle logiche di partito e supportando invece chi dell’erogazione di servizi sanitari e cure adeguate ai bisogni di salute della gente ne ha già fatto e ne continua a fare impegno quotidiano; la politica dovrebbe dunque mettere in campo la strategia più utile ad affrontare l’attuale grave contingenza, strategia che non è certo quella di creare discontinuità e interruzione nel governo pieno dell’ ASP, ma semmai sostenere in tutti i modi possibili l’attuale governo ASP, per mettere in grado l’azienda di fronteggiare tutte le ripercussioni e le conseguenze inevitabili di quanto accaduto, pena il caos totale.
Per queste motivazioni, nello stesso modo in cui condanniamo la grave inadempienza che ha riguardato gli esami istologici, chiediamo che la politica si adoperi per mettere in condizione il nostro Direttore Generale di far fronte, ora più che mai, a tutte le criticità e modi appropriati per garantire la salute dei cittadini e la serenità degli operatori sanitari, considerando del tutto sbagliato e ulteriormente dannoso per ASP Trapani che il neo DG diventi il capro espiatorio di un sistema che miri solamente a ricercare una vittima sacrificale a cui chiedere dimissioni per mere logiche di convenienza politica.
Il nostro DG è 'un giovane' e come tale è carico di entusiasmo, capacità di sacrificio e voglia di fare bene.
Fin dal primo ingresso nella nostra azienda ha dimostrato gentilezza, sensibilità e rispetto per i propri collaboratori, grande capacità di motivazione nei loro confronti, indubbia competenza tecnica manageriale in campo sanitario e palese coraggio di attuare scelte, già numerose, atte a garantita nel migliore dei modi la salute pubblica sul territorio di ASP Trapani. Proprio per rispetto di chi ha pagato con l’aggravarsi della sua malattia o con la propria vita la mancanza per tempo degli esami istologici e per chi potrebbe pagare in futuro le conseguenze di altre ulteriori inefficienze, sentiamo il dovere etico e morale di chiedere alla politica che si cambi definitivamente passo nel modo di gestire le questioni sanitarie.
Attraverso una petizione partita da un gruppo di dipendenti amministrativi del comparto dell’Asp Trapani e subito rilanciata anche dalla Dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa, sono state raccolte più di 1.300 firme in meno di 12 ore, firme che esprimono tutto lo sdegno per il ritardo accumulato nella refertazione ma anche la nostra più sincera solidarietà e concreto sostegno al nostro Direttore Generale augurandoci che, individuate le responsabilità e le azioni utili affinché mai più si verifichi nulla del genere, questi non paghi per risolvere un 'problema' politico e possa invece continuare a guidare la nostra azienda per risolvere i problemi sanitari che la affliggono, con la competenza, professionalità, il garbo e l’attenzione per i più fragili che lo hanno sino ad ora contraddistinto".