Virgilio Sieni porta a Segesta il suo monito contro ogni guerra

Sabato 2 agosto debutta Emilio Solfrizzi nell’Anfitrione di Plauto

Redazione Prima Pagina Belice
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01 Agosto 2025 09:55
Virgilio Sieni porta a Segesta il suo monito contro ogni guerra

Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul, ma si potrebbero aggiungere migliaia di altri siti e chiudere con Gaza. Oppure no, chiudere non si può: Virgilio Sieni ha riallestito uno dei suoi spettacoli più amati e apprezzati, quel “Sonate Bach di fronte al dolore degli altri” che nel 2006fu premiato come migliore lavoro di danza dell’anno: ieri sera è andato in scena al Teatro Anticoper il SegestaTeatroFestival, vero monito contro ogni guerra di ieri, di oggi e anche di domani; e contro ogni peso, ogni corpo che rifiuta la bellezza, il confronto, la rinuncia al prevalere dell’ego.

I danzatori su un rettangolo di 6 quadrati per 4, sono un groviglio di arti, braccia e gambe, schiene curve. E dolore estremo. VIDEO + intervista E FOTO

Il festival diretto da Claudio Collovà continua stasera (1 agosto) alle 21 con una tappa al Tempio dorico del tour di Francesco Baccini, “Archi e frecce”. E ritorna da sabato 2 a lunedì 4 agosto, alle 19.30 al Teatro Antico, con uno dei titoli più amati di Plauto, quell’ ”Anfitrione” affidato alla mano registica di Emilio Solfrizzi che interpreta anche il servo Sosia, al fianco di Simone Colombari, Sergio Basile e Rosario Coppolino, Viviana Altieri, Cristiano Dessì e Beatrice Coppolino.

“Plauto è modernissimo intanto perché parla di noi. In Anfitrione il gioco degli equivoci, degli scambi di identità, non è solo una trovata comica, ma una lente potentissima per osservare la nostra realtà – spiega Emilio Solfrizzi -. Quante volte, nella vita quotidiana o sui social, pensiamo di avere davanti una persona e invece è qualcun altro? Quante volte ci troviamo a recitare ruoli che non ci appartengono, o che gli altri ci impongono, magari degli algoritmi che decidono sui nostri gusti o i nostri pensieri? Plauto è modernissimo perché ci costringe a fare i conti con ciò che siamo, e soprattutto spoglia ciascuno di tuniche, mantelli, corazze, corone e mette in scena solo l’uomo, nudo, ridicolo, che ha costruito il suo potere su bugie e arroganza.

In Plauto la guerra è un gioco insensato, a somma zero. E lo dice ridendo. Ma quella risata, se ci pensiamo bene, è una forma di resistenza”. La trama di Anfitrione ruota attorno al soldato e al suo servo Sosia che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia, Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumerne l’aspetto per conquistarla. Nel frattempo, il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di equivoci, situazioni buffe e colpi di scena.

Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità.

Biglietti sul sito del Segesta Teatro Festival (www.segestateatrofestival.com) al botteghino di Segesta, vivaticket.com (www.vivaticket.com/it/tour/segesta-teatro-festival-2025/778). Coopculture (www.coopculture.it/it/eventi/evento/segesta-teatro-festival-2025/). Valida La Carta del Docente.

Il Segesta Teatro Festival, riconosciuto dalla Regione Siciliana tra le manifestazioni di grande richiamo turistico e culturale, è sostenuto dal MiC - Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta.

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