La terra continua a tremare nella Valle del Belice. Il 25 dicembre una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata alle ore 11,08 con epicentro a 3 chilometri a sud-ovest di Salaparuta. Secondo i dati raccolti dalla Sala Sismica INGV-Roma, le coordinate geografiche dell’epicentro sono state individuate a 37.7330 di latitudine e 12.9890 di longitudine, con una profondità ipocentrale di 10 chilometri. Il sisma, vista la sua lieve entità, non ha provocato danni a persone o cose, ha generato però una certa preoccupazione fra gli abitanti dell’area belicina ove la scossa seguita, da un’altra dopo le ore 21 di magnitudo 1.8, è stata percepita.
Una terza scossa di terremoto di magnitudo 1.6 è stata registrata ieri mattina alle ore 5,33 a nord-ovest di Montevago con un ipocentro localizzato a 11 km di profondità. Salaparuta e Montevago, questo secondo piccolo comune noto come centro termale, e i comuni della Valle del Belice, un’area estesa a cavallo fra i territori delle province di Trapani, Agrigento e Palermo, sono considerate storicamente zone ad alto rischio, e passata alle cronache nazionali per il devastante terremoto avvenuto nel gennaio del 1968 che provocò moltissimi danni, con la distruzione di alcuni comuni, una vera e propria diaspora demografica a fronte di una ricostruzione mai del tutto completata.
Pertanto le autorità locali, insieme ad esperti sismologi, monitorare l’attuale situazione per valutare eventuali sviluppi della sequenza sismica. Ecco le nuove scosse di terremoto fra le giornate di ieri e oggi:
(26 Dic) Ore 16:41 Magnitudo 1.4 Profondità Km. 11.1 a Partanna.
(26 Dic) Ore 17:26 Magnitudo 1.7 Profondità Km. 13.9 a Santa Margherita Belice.
(26 Dic) Ore 22:51 Magnitudo 1.9 Profondità Km. 13.6 a Santa Margherita Belice.
(26 Dic) Ore 22:52 Magnitudo 1.5 Profondità Km. 11.0 a Montevago.
(27 Dic) Ore 00:09 Magnitudo 2.4 Profondità Km. 12.3 a Santa Margherita Belice.
(27 Dic) Ore 01:02 Magnitudo 1.7 Profondità Km. 12.4 Santa Margherita Belice.
Di seguito riportiamo la nota del dirigente generale della protezione civile Salvatore Cocina:
Si forniscono le seguenti indicazioni operative di protezione civile sulla attività da svolgere, in relazione all’evento o al verificarsi di altri eventi con le stesse caratteristiche, e rivolte prioritariamente ai Sindaci:
1. verificare, prima dell’utilizzo, l’agibilità degli edifici e delle infrastrutture con priorità per quelli strategici e
rilevanti ai fini di protezione civile (municipi, ospedali, scuole, caserme, ponti, viadotti) e della viabilità;
2. porre attenzione agli edifici e manufatti particolarmente vulnerabili e/o con danneggiamenti in atto e/o
comunque con particolari situazioni di rischio, adottando tutti i necessari provvedimenti al fine di
salvaguardare l’incolumità dei cittadini;
3. verificare l’effettiva disponibilità di aree libere e idonee per l’attesa (avendo cura di assicurarne
l'accessibilità in quanto le stesse costituiscono i luoghi di prima accoglienza per la popolazione) e per il
ricovero della popolazione;
4. verificare l’effettiva disponibilità di edifici sismo-resistenti per allocarvi eventuali centri operativi o funzioni
strategiche;
5. verificare i piani di evacuazione degli edifici pubblici e delle scuole in particolare;
6. adottare ogni utile ulteriore provvedimento, anche in via preventiva e precauzionale, atto a ridurre
eventuali e conseguenti rischi per la popolazione.
7. raccogliere segnalazioni ed informare la SORIS delle eventuali manifestazioni, di eventuali
danneggiamenti e/o dell’aggravarsi di quelle in atto, al fine, se del caso, di consentire specifici
sopralluoghi tecnici anche a cura del comune stesso.
Inoltre, nel caso di eventuali ulteriori scosse di entità pari o superiore a quelle in parola:
8. seguire l’evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti;
9. mantenere i contatti con la Sale e le Strutture Operative attive sul territorio: SORIS - 800 404040; NUE-
118; 112 Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale; Prefetture, Servizi regionali di P.C. per la
provincia di Palermo, Agrigento e di Trapani, Servizio Rischio sismico e vulcanico di questo DRPC
Sicilia, nonché, ove del caso, con la Sala Situazioni Italia SSI del DPC nazionale;
10. attivare le procedure previste nei piani comunali di emergenza per il rischio sismico allertando i referenti
delle attività previste;
11. attivare il COC anche in configurazione ridotta e attuare altre procedure di mitigazione dei rischi
informando la popolazione;
12. allertare le Associazioni di Volontariato operanti nel territorio comunale o viciniori, dandone
comunicazione al Servizio Volontariato di questo DRPC e la SORIS;
13. valutare la sospensione temporanea delle attività pubbliche (in particolare quella scolastica) nelle
strutture non antisismiche ed a maggior vulnerabilità;
Ulteriori raccomandazioni per Comuni, Liberi Consorzi delle provincie di Agrigento e Trapani, Città
Metropolitana di Palermo, ANAS, RFI, Aziende sanitarie ed ospedaliere, gestori di servizi a rete e tutti gli enti
proprietari e/o possessori o utilizzatori di strutture strategiche e/o rilevanti ai fini di protezione civile (ospedali,
presidi sanitari e ospedalieri, municipi, caserme, ponti e viadotti, infrastrutture e reti di comunicazione e di
trasporto energia, gas e acqua, edifici scolastici, di culto e per altre attività):
14. svolgere tempestivamente verifiche di sicurezza, anche speditive, delle medesime strutture. Si
rammentano inoltre gli obblighi discendenti dall’OPCM 3274/2003 in merito alle verifiche tecniche di
adeguatezza sismica di edifici ed infrastrutture strategiche e/o rilevanti ai fini di protezione civile;15. predisporre e/o verificare i piani, anche speditivi, di evacuazione degli edifici e delle infrastrutture e, per
le strutture ospedaliere, i piani di massiccio afflusso.
Monitoraggio delle attivazioni di protezione civile - Attività posta in essere
Si invitano i sigg.ri Sindaci dei Comuni in indirizzo a comunicare a questo Dipartimento quali attività di
prevenzione e precauzionali sono state organizzate, avviate o svolte fra quelle riportate al precedente par. 3.
Si invitano, inoltre, le altre Amministrazioni in indirizzo a comunicare eventuali attività svolte o programmate
e pertinenti l’oggetto.
Si rappresenta alle Prefetture in indirizzo l’opportunità di mettere a conoscenza della presente nota le
strutture statali e le FF.OO., componenti del sistema di protezione civile.