Il 21 giugno ha inaugurato “Abbiamo tutto manca il resto”, il progetto quadriennale transdisciplinare di Farm Cultural Park dedicato alla Sicilia, una mostra diffusa nel tempo e nello spazio che parte da Favara e attraversa Mazzarino, le campagne di Butera, Catania, Aragona e Gela.
Un maxi evento che coinvolge una cinquantina di artisti, fotografi, architetti, designer, scenografi, videomaker, imprenditori sociali, fisici quantistici e giuristi siciliani. Un’occasione di denuncia e di riflessione politica sulla Sicilia, per fare luce sulle contraddizioni e sui problemi dell’isola, come la fuga dei giovani, i flussi migratori e l’accoglienza, le opere incompiute, la burocrazia ottusa, il cambiamento climatico, gli stereotipi legati alla mafia, la devastante bellezza siciliana e il senso di incompiutezza e declino che vivono gli abitanti locali da decenni.
Una rassegna che vuole innescare il cambiamento, con iniziative concrete, molte delle quali già attivate anche su scala nazionale.