Violenze su animali,pestaggi, incendi e scorribande,cosa sta accadendo ai nostri ragazzi?

La riflessione del prof Giacomo Bonagiuso sui "mostri" che si annidano nel cuore di tutti noi

Redazione Prima Pagina Belice
Redazione Prima Pagina Belice
28 Giugno 2023 09:45
Violenze su animali,pestaggi, incendi e scorribande,cosa sta accadendo ai nostri ragazzi?

Un cane bruciato a Santa Margherita, violenze a Mazara, incendi, nuove scorribande a Marsala, con giustizieri che pestano a sangue un ragazzo innocente... tornano i mostri, che in realtà sono sempre stati vivi e vegeti, e che il covid aveva soltanto rinchiuso interrompendo la catena della vita sociale.Alle ferite di una generazione oggi in difficoltà con la realtà, che spesso si rifugia sui social che sono una realtà apparentemente priva di contatto, ma che invece fanno male eccome, e lo sanno in tanti che li usano proprio per ferire, denigrare, colpire, sferzare, umiliare; a queste ferite si aggiunge un imbarbarimento delle connessioni, dei conflitti, delle diatribe.

Vico scriveva che la società si può considerare civile quando passa dai "bestioni" alle leggi. Le idee di giustizieri, violenti, che accorciano lo spazio sociale, contrattuale, delegato, della Giustizia, per agire, in un contesto di presunta impunità, sono l'esatto opposto. Indicano una tentazione della società a involversi verso lo spazio della contesa fisica, intelligente. Il feedback - temo - è che troppi pensano "tanto non mi accadrà nulla", spiace dirlo. Sicuramente qualcuno ha soffiato sul tema xenofobo per aumentare sensi di insicurezza collettivi ma il fatto è che i mostri sono tra noi.

Non a mare, spesso, e anzi hanno i panni di chi brucia, picchia, spara, ed ha natali italici, famiglie italiche, radici italiche. Resta da affrontare, non sappiamo quanto serenamente, viste le immagini che ormai ci traumatizzano, il problema della sicurezza, che non è problema di telecamere, di pene esemplari, o di post social. Il tema è quello di una società che ha smarrito (un tempo anche recente si sarebbe detto che sta smarrendo) il senso della Giustizia per regredire al livello della faida.

E nella faida, io sono l'unico arbitro della mia tolleranza nei confronti del mondo. Il cane abbaia? Decido che è troppo per me e reagisco nel modo più satanico. Presumo che qualcuno abbia disturbato un parente? Progetto ed eseguo un raid punitivo. Qualcuno frena una rissa? Lo ammazzo. E il motivo è sempre più futile nell'involversi bel nodo sociale. Che fare? Non so. Una cosa è certa. È tempo di non girarsi più dal lato opposto. Che siano state due ragazze, di notte, a soccorrere la vittima, la dice molto su un mondo in cui ancora si può coltivare speranza.

Ma nessuno provi più a dire che i mostri arrivano soltanto da lontano. I mostri sono sempre stati nell'animo immiserito di chiunque. E la nostra società, politica, culturale, se ne deve fare carico. I mostri vanno "curati" già da piccoli, quando un sistema economico e antropologico ne determina frustrazione. Non ci resta che la stremata bandiera della scuola, dove francamente servono stimoli nuovi e potenti, e non solo psicologi. La politica lo capirà che scuola e cultura sono gli unici strumenti che andrebbero potenziati a dismisura? Capirà che sono l'unico antidoto ai mostri? E no, non parliamo delle già altamente sponsorizzate elevatissime e prestigiosissime eccellenze universitarie o fondazioni culturali.

Parliamo delle scuole di paese, e dei piccoli centri culturali che nella periferia dell'impero possono, loro sì, creare nuovi spazi per evitare che i mostri, che mostri non nascono, mostri possano diventare.

Giacomo Bonagiuso

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